IL CATANIA NON SI FERMA: PROVA DI FORZA A PAGANI

Conferma doveva essere e conferma è stata. Il 5 a 2 maturato sul campo della Paganese rappresenta una importante prova di forza per il Catania di mister Lucarelli.  Sia sul piano del risultato che su quello del gioco, con il 4-3-3 riproposto dopo la vittoria contro il Bisceglie e nuovamente promosso a pieni voti. Un modulo certamente più spregiudicato rispetto al più conservativo 3-5-2.  E i risultati si vedono subito, con un Catania che prende subito in mano il pallino del gioco, ma che di contro concede qualcosa di troppo agli avversari.

E così già al 5° minuto Pisseri è costretto a fare gli straordinari di fronte alla conclusione di Talamo. Ma sono i rossazzurri a dettare i ritmi nella prima frazione di gioco, con Lodi a dettare i tempi davanti la difesa e Di Grazia e Russotto in cerca del varco giusto per sfondare le maglie azzurre della Paganese. Ma il paradosso nel calcio è sempre dietro l’angolo: e così al 32° sono proprio i campani ad andare in vantaggio con Regolanti che approfitta di una respinta corta di Pisseri su calcio piazzato proveniente dalla trequarti. Il gol, tuttavia, non cambia il leitmotiv del match con il Catania che cerca di arrivare dalle parti del portiere Galli attraverso azioni corali e ben orchestrate. È Curiale, al 42°, ad avere la grande occasione per il pareggio, ma la sua incornata non inquadra la porta per pochi centimetri.

E così, mentre il timore di rivivere una Reggio Calabria bis si fa sempre più incombente, la ripresa vede subito un Catania più cattivo e determinato. Ingredienti essenziali per trovare la via di quel tanto agognato gol che arriva dopo appena tre minuti grazie ad una pennellata di Andrea Di Grazia. Un tiro “alla Del Piero” proveniente dal vertice sinistro dell’aria di rigore che non lascia scampo a Galli e pone l’accento sullo splendido momento di forma dell’esterno etneo. Lucarelli capisce che il momento giusto per affondare il colpo e inserisce il trio Marchese-Mazzarani-Ripa. Ed è proprio quest’ultimo a trovare la zampata vincente al minuto 61. Da quel momento emerge tutta la superiorità dei rossazzurri che giocano sul velluto e al 77° ipotecano il match grazie al solito calcio piazzato firmato Ciccio Lodi. I campani, dal canto loro, provano a riaccendere la speranza su un calcio di rigore alquanto dubbio, immediatamente spenta dall’uno-due siglato Aya-Lodi.

I rossazzurri, così, confermano la trasformazione messa in mostra già dal match contro il Bisceglie. Il passaggio al 4-3-3 ha esaltato le qualità tecniche degli uomini di Lucarelli rendendoli più spettacolari e prolifici. Da rivedere, invece, la tenuta difensiva, con la porta di Pisseri perforata per la quarta volta consecutiva.

Antonio Longo

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