GIANLUCA MUSACCI, LA CHIAVE DEL CENTROCAMPO

Un acquisto passato un po’ in sordina per via della baraonda estiva che ha travolto il Calcio Catania e i suoi vertici societari. Tuttavia, curriculum alla mano, Gianluca Musacci è uno di quegli elementi in grado di fare la differenza in un campionato di Lega Pro.

Lo ricorderanno i più esperti quando appena qualche anno addietro si destreggiava discretamente in Serie A tra le file del Parma. Così come non lo avranno certamente dimenticato i tifosi dell’Empoli, club nel quale è cresciuto e dove ha disputato ben 75 partite tra il 2008 e il 2011, condite da 5 reti. Non poi così poche per un centrocampista centrale; classico metronomo ibrido di qualità e qualità.

Un tassello importante per la zona mediana etnea, fino ad ora frenato da qualche acciacco di troppo che ne ha impedito la possibilità di essere impiegato con continuità da mister Giuseppe Pancaro. Eppure, i fatti dicono che con Musacci in campo il Catania non ha mai perso. Casualità? Forse sì o forse no. Quel che è certo è che la squadra ha bisogno di un giocatore di esperienza in grado di prendere in mano le chiavi del centrocampo, magari da affiancare all’innocente esuberanza dei vari Agazzi, Scarsella e Lulli.

Musacci, dall’alto dei suoi 28 anni e delle sue sopracitate esperienze, sembra possedere i requisiti necessari a svolgere tale compito. Tanti, troppi, i peccati di ingenuità finora costati cari alla formazione rossazzurra in termini di punti. Pertanto, il ritorno a pieno regime del centrocampista di Viareggio potrà rappresentare un toccasana per evitare certe amnesie e far fruttare il tasso tecnico superiore che il Catania può vantare su buona parte dei suoi avversari.

Il calendario parla chiaro: i prossimi impegni, a partire dal derby di domenica a Messina, non sono avvezzi ai deboli di cuore. Ed è proprio in queste occasioni che i giocatori come Gianluca Musacci sono chiamati a fare quella tanto agognata differenza che può proiettare il Catania verso le posizioni che contano.

Antonio Longo

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