FOGGIA, LA PRIMA SQUADRA DEL “CALCIO MODERNO”

Lunedì sera i rossazzurri di mister Moriero saranno impegnati  nell’ennesimo viaggio in Puglia di questa stagione, per affrontare i diavoli rossoneri del Foggia Calcio. L’ incontro si disputerà allo stadio “Pino Zaccheria”, dedicato al valoroso sottotenente e atleta foggiano di pallacanestro. L’ impianto rispetta tutti i criteri di classificazione Uefa e diversi anni fa ha ospitato la nazionale italiana, arrivando a contenere fino a 25085 spettatori. Lo stadio costruito nel 1925 e ristrutturato più volte è uno dei pochi stadi senza la pista d’atletica che ospita le partite di Lega Pro.

I foggiani attualmente occupano la terza posizione in classifica con 50 punti, aggiudicandosi momentaneamente l’ultima posizione disponibile valevole per i Play-off. I pugliesi guidati da Roberto De Zerbi, vecchia conoscenza rossazzurra, nelle ultime cinque partite di campionato hanno collezionato due sconfitte contro Fidelis Andria e Messina e tre vittorie rispettivamente contro Lupa Castelli Romani, Ischia Isolaverde e Monopoli.

La cronostoria del Foggia mette in luce che i rossoneri sono apparsi più volte in Serie A fino al 1995, per poi soccombere in un calvario fra Lega Pro (in passato Serie C) e Serie B . Gli almanacchi però fanno emergere che i satanelli sotto la guida dello stratega Zeman hanno acquisito un posto di rilievo nel panorama calcistico italiano, tanto da scrivere la storia del “calcio moderno”, disputando la prima partita trasmessa in Pay-per-View nella stagione 1993-1994.

I pupilli della squadra oltre al difensore brasiliano Angelo Mariano, sempre presente in questo campionato e autore di due gol, che però sarà assente contro il Catania, sono: la linea mediana composta da Gerbo-Coletti-Agnelli, quest’ultimo autore di cinque gol, e il binomio d’attacco Iemello-Sarno, con all’attivo rispettivamente 17 gol il primo e 10 il secondo .

Una vittoria in un campo ostico e difficile come quello di Foggia potrebbe rappresentare per gli etnei un balzo non indifferente verso una salvezza da conquistare sul campo, adesso più che mai.

Fabio Maria Scalzo

 

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