È DAVVERO IL LECCE LA SQUADRA MIGLIORE?

L’approccio che non ti aspetteresti, ancora una volta, ancora al “Massimino”: la partita pareggiata ieri in casa dagli etnei sa di film già visto. Prima con la Sicula, poi con la Casertana, il Catania prende gol, azzarda per recuperare e non ci riesce. Almeno non completamente, anche se stavolta viene evitata la sconfitta. Pareggio che, però, è amaro: la capolista Lecce si allontana di sei lunghezze.

La rete di Mungo arriva come una doccia gelata già nei primi minuti di Catania-Cosenza. Nulla che una squadra attrezzata e forte come quella etnea non possa affrontare. Nulla per una squadra che consapevole di come tutti gli avversari vengano ai piedi dell’Etna per disputare la partita della vita. Attaccare, senza scoprirsi troppo e spazientirsi, è questo quello che forse vorrebbero fare i rossoblù, in attesa della spizzata vincente.

Non riesce a farlo il Catania, o almeno ci riesce solo in parte, dopo l’uno a zero degli avversari: a metà della prima frazione di gioco, sull’ennesimo cross sul primo palo proveniente dai piedi di Fornito, che non trova nessuno in area, anche Lucarelli sbotta a bordo campo. Gli etnei, seppur con qualche difficoltà arrivano nell’area dei calabresi, ma troppe volte trovano solo le teste degli avversari. E quando prende palla il compagno ben appostato, molto spesso, si dà all’avversario l’opportunità di sventare l’azione da rete.

Sulla sponda salentina, invece, sembra che non si sbagli mai niente: solo qualche settimana fa Di Piazza, nell’unica occasione nitida avuta poco dopo che è subentrato, gelava i sogni di gloria rossazzurri al “Via del mare”. Finito il mercato, inoltre, ci pensa bomber Saraniti ad andare a segno sia nella rimonta contro il Catanzaro, che nella partita contro il Bisceglie, in cui il suo gol vale tre punti.

Cinismo, cattiveria sotto porta, mancanza di paura. Il farsi trovare sempre pronti all’appuntamento con la rete senza doversi esageratamente riversare, in maniera prolungata e con i dovuti pericoli, nella metà campo avversaria. Che sia questo quello che manca al Catania per vincerle tutte?

Redazione Catania Channel

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