DAVIDE DI MOLFETTA: ARMA AFFILATA

Iniziata la nuova settimana, i rossazzurri di Camplone si avviano a proseguire il lavoro in vista dei prossimi appuntamenti, forti del solco segnato dai tanti spunti positivi lasciati in eredità dalla felice trasferta di Avellino, su tutti la lieta e non tanto sorpresa Davide Di Molfetta. Per mesi si è a lungo parlato di ruoli e di interpreti tagliati per ricoprire questo o quel ruolo, calciatori funzionali ed adatti a coesistere in un meccanismo ben cucito che esalti reciprocamente le qualità di ogni calciatore: alla luce di quanto visto durante il pre-campionato, poi confermato alla prima giornata, la corsia mancina etnea sembra essere riuscita a trovare il bandolo della matassa, con una combo Di Molfetta – Pinto che ha letteralmente messo a ferro e fuoco la difesa campana.

Ottima gamba e struttura fisica importante, il 23enne ex Piacenza ha dimostrato di non essere una tradizionale ala vecchio stampo, ma di potersi ritagliare uno spazio da assoluto protagonista sotto la guida attenta di mister Camplone: numerose le giocate palla al piede, le conclusioni in porta, oltre ai vari cross offerti ai terminali offensivi, sia da fondo che, soprattutto, rientrando e calciando col destro. Se comunque delle doti qualitative si aveva già notizia e riescono a sorprendere fino ad un certo punto, l’esterno d’attacco rossazzurro ha mostrato anche parecchia duttilità e coesione tattica coi compagni, oltre ad un senso di intesa da far quasi dimenticare che fosse solo la prima partita ufficiale che il talento cresciuto nel vivaio del Milan stesse disputando con la maglia del Catania. Tutto ciò non può altro che essere figlio di una forte esperienza accumulata da ben quattro stagioni di fila disputate nel campionato di Serie C, rendendo Di Molfetta un giocatore pronto a compiere un salto di qualità individuale, e di riflesso verso la formazione di Camplone.

A riprova di ciò, due dei primi tre gol, cioè i due messi a segno dal centravanti Matteo Di Piazza, traggono origine dalla fascia sinistra, il primo su assist di Pinto, il terzo su assist dello stesso Di Molfetta, abile a rientrare e mettere dentro l’aria una pennellata cogliendo fuori tempo l’intera retroguardia avversaria. La sensazione data è di una forte arma, sia a livello di corsia sinistra in generale, che a livello individuale, rimanendo l’ex Vicenza sempre sul pezzo e senza mai mettersi in ombra durante l’arco dei 90’.

Essendo solo ad agosto, tutto ciò non può che essere un punto da cui partire e cercare di costruire, un’arma da curare e mantenere sempre lucida ed affilata. A mister Camplone l’onere di provarci.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Gabriele Di Mauro

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