IL CURIOSO CASO PIERMARTERI

A Torre del Grifo, il leitmotiv di questa estate 2016 è ormai chiaro: grane da risolvere, matasse da sciogliere; alcune di ordinaria amministrazione, altre talmente anomale da lasciare di stucco gli addetti ai lavori. E così può anche accadere di trovarsi costretti a cercare di rintracciare un giocatore “latitante”, tuttavia ancora sotto contratto con il Catania.

È il caso di Gonzalo Agustin Piermarteri, centrocampista argentino classe 1995, ingaggiato dal Catania ai tempi della gestione Cosentino, che credeva talmente tanto su questo talento a tal punto da versare 800 mila euro al Club Rangers De Talca pur di portarlo a Torre del Grifo.

Di certo non bazzecole per un club come il Catania, soprattutto se si considera che si trattava di un under 19 ancora agli albori della propria carriera. E in effetti, ad oggi, tra i sostenitori etnei, in pochissimi ricordano le giocate di Piermarteri. Vuoi perché chiamato in causa con il contagocce, vuoi perché di quel talento dalle belle speranze si è visto poco o nulla. E così, a due anni di distanza, negli uffici di via Magenta ci si trova a dover fare i conti con il “caso Piermarteri”, emblema di una gestione malsana di cui ancora oggi si pagano le conseguenze, sia in termini economici che sportivi.

Il Catania, infatti, in qualità di detentrice del cartellino, ha necessità di rintracciare il calciatore che, però, risulta irreperibile. Anzi, a volerla dire tutta, un segnale di vita lo si è avuto nello scorso marzo, quando nel suo profilo Twitter si scagliava contro dei fantomatici “ladri”, “figli di p……”, “incapaci di vincere anche rubando” (fonte: www.mondocatania.com). E, se si considera che il tweet risale al post partita di Catania-Juve Stabia, terminata con un deludente 1-1, pensare male è più che legittimo.

Nel frattempo la caccia a Piermateri continua imperterrita. Al direttore Lo Monaco il compito di compiere l’ennesimo “miracolo manageriale” di questa estate rovente. Il tutto in attesa di poter lasciare – finalmente – la parola al campo.

Antonio Longo

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