CATANIA RIABBRACCIA LODI: L’ULTIMO DELLA SERIE A

Ciccio sarà il primo acquisto della prossima stagione“. Questa è una frase proferita da Pietro Lo Monaco, proprio nella giornata di ieri. Non si tratta ancora di un’ufficialità, è vero, ma una parola del direttore vale molto di più. Su questo potremmo mettere entrambe le mani sul fuoco.

Operazione identica a quella già messa a segno qualche mese fa per un altro, romantico, ritorno in maglia rossazzurra: quello di Giovanni Marchese. Sì, perché è ormai notizia di dominio pubblico che Francesco Lodi si alleni da diversi giorni a Torre del Grifo, già aggregato al gruppo formato dai suoi nuovi compagni di squadra.

Tutto è bene quel che finisce bene“, bisognerebbe commentare così le parole del direttore. Riflettendoci su, effettivamente, il mese di gennaio è stato all’insegna di un matrimonio annunciato che, causa Udinese, non si è potuto celebrare come si sarebbe voluto. La rescissione dal club bianconero, condicio sine qua non per legarsi alla società dell’Elefante, è giunta solamente nel mese di febbraio, di gran lunga fuori tempo massimo perché il regista campano potesse mettersi a disposizione della banda guidata da mister Petrone.

Un vero peccato, dunque, perché cresce il rammarico pensando di avere già in rosa un calciatore dalla caratura tecnica indiscutibile, che avrebbe sicuramente fatto comodo al centrocampo tutto cuore e sostanza com’è quello rossazzurro attuale. Un giocatore che avrebbe certamente distribuito tanta qualità in mezzo al campo, a dispetto di una linea mediana dedita più al sacrificio ed al lavoro sporco. Per non pensare inoltre all’apporto decisivo che proprio lo stesso Lodi avrebbe dato nelle partite più difficili, quelle in cui magari il risultato rimane inchiodato al punto di partenza e solamente un calcio piazzato potrebbe risolvere.

Sì, ce le ricordiamo tutte le perle di Lodi con la maglia rossazzurra. Iniziò in quel Catania-Lecce da pazzi nella stagione di Simeone. All’esordio al “Massimino” fu doppietta su calcio di punizione, che decretò rimonta dei rossazzurri sui giallorossi per tre reti a due. Successivamente, non si può dimenticare la parabola disegnata all’Olimpico di Torino, in casa della Juventus. È l’ultimo secondo di partita, Ciccio guarda la porta difesa da Buffon e lo lascia di sasso, mentre il pallone s’insacca in fondo alla rete. A quel punto è delirio assoluto, con Simeone che corre come un matto per raggiungere tutti i ragazzi che sovrastano l’eroe di serata, rendendogli il giusto tributo per aver acciuffato in extremis un pareggio che sembrava insperato, ma che non faceva altro che attestare una delle frasi più antiche che si ripetono da queste parti: “Il Catania non muore mai.”

Possiamo continuare con un’altra punizione magistrale: quella calciata nel derby vinto 2-0 poco prima di Natale contro il Palermo, nella stagione di Montella. Quella volta, gli acerrimi nemici dovettero tornare a casa in silenzio, dopo che il presidente Zamparini aveva annunciato vittoria certa dei rosanero al “Massimino”.

Infine, vogliamo ricordare l’ultimo gol di Ciccio con la maglia del Catania, l’unico su azione, forse anche il più insignificante ai fini di una stagione disastrosa che culminò nella retrocessione in cadetteria dopo otto anni di Serie A vissuti fra record e massimi livelli. Vogliamo tornare a quel Catania-Atalanta 2-1, quando l’allora numero 10 etneo segnò il gol del momentaneo pareggio, piazzando il pallone sul palo più lontano. Ed è da lì che Lodi dovrà ripartire, perché quando rimetterà piede in campo indossando, per la terza volta nella sua carriera, la maglia rossazzurra, sarà l’unico giocatore che era stato presente anche nell’ultimo giorno di Serie A. 

In quel momento, Ciccio dovrà pensare a quella promessa fatta al suo ritorno dopo la breve esperienza al Genoa, quando dichiarò di metterci il massimo pur di raggiungere quella salvezza. Ebbene, forse uno dei giocatori che più deluse in quel campionato fu proprio lui, troppo appannato anche a causa dell’ambiente che ritrovò, sicuramente tumultuoso rispetto alle annate precedenti. A quel punto, Francesco Lodi dovrà guardare di nuovo quella Curva che da sempre sostiene i colori rossazzurri. Dovrà battersi la mano sul petto, prendere in mano il Catania e riportarlo in alto, in qualunque categoria esso si trovi. Ciccio è l’ultimo della Serie A, perciò dovrà dare tutto sè stesso per segnare una nuova epoca per i colori rossazzurri.

Catania riabbraccia il suo figliol prodigo. Adesso Lodi può riprendersi il Catania.

Federico Fasone

 

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *