CATANIA, MANNEH DA “LIBRO CUORE”

Il primo esordio da titolare tra i professionisti di un giovane calciatore venuto da lontano. Una storia simile a molte, fatta di sudore, rinunce e perché no, condita da un pizzico di fortuna. Kalifa Manneh arrivato sulle coste siciliane qualche anno fa, lontano dalla sua famiglia, poco sapeva del nostro paese: come tanti, in fuga dalla sua terra approda in Europa alla ricerca di un futuro migliore. Poi il Belvedere gli offre l’opportunità di esprimersi in un rettangolo di gioco, il Catania lo nota e il giovane inizia a giocare nel campionato Berretti, ai piedi dell’Etna. Infine, nelle ultime giornate le buone prestazioni lo portano ad essere convocato più volte in prima squadra e nell’ultima uscita con il Siracusa esordisce addirittura da titolare al “Massimino”.

In un momento così negativo della storia del Catania, sono queste le storie che ci riportano alla speranza, quelle che ci ricordano come a prescindere dalle difficoltà si possa sempre risorgere.
Il giovane africano sorprende per qualità delle giocate e per veloci ripartenze, vera spina nel fianco della difesa degli aretusei, confermando quanto di buono visto nella precedente partita fuori casa col Monopoli. Questo ad evidenziare come, accanto a giocatori d’esperienza, certi ragazzini, con la loro spensieratezza e la volontà di migliorarsi, possono trascinare l’intera squadra verso prestazioni agonisticamente più pertinenti alla categoria. Senza dubbio il compito dei giocatori più “anziani”: aiutare questi ragazzi a trovare quelle sicurezze facendo loro da esempio, dentro e fuori dal campo.

Sconsideratezza e coraggio, strumenti essenziali per concludere questo campionato nel migliore dei modi, per iniziare il prossimo all’insegna della risalita. Strumenti essenziali, in altre parole, per chi vuole vincere.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Simone Caffi

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