CATANIA, MANCANO FIATO E PUNTI: ANCORA UNA VOLTA…

Una settimana infernale quella passata dal Catania. Iniziata con la delusione post sconfitta impietosa in casa contro il Melfi, proseguita poi con le clamorose dimissioni di Petrone e con l’avvicendamento del tecnico tutto “macca liotruGiovanni Pulvirenti sulla panchina rossazzurra. L’esordio di quest’ultimo, tra l’altro, è subito dei più ostici: si va sul campo del Lecce.

Ebbene, la partita inizia con i padroni di casa che dirigono, mentre i rossazzurri si limitano ad attendere. Nei primi venti minuti, però, sono già quattro le occasioni da contare, due per parte: da un lato, infatti, sia Pacilli che Agostinone non trovano la porta con due tiri abbastanza pericolosi; dall’altro, invece, è Mazzarani protagonista con due tiri che, però, hanno lo stesso destino. Eppure, il match entra nel vivo. Alla mezz’ora, infatti, capitan Cosenza fa partire un fendente quasi dalla trequarti, ma Pisseri toglie la palla dall’incrocio dei pali. Sul fronte opposto, si rende pericoloso Pozzebon: il centravanti calcia un pallone che tocca la porta solo esternamente. Negli ultimi cinque minuti del primo tempo, infine, è ancora Pisseri a compiere altri due prodigiosi interventi, salvando i suoi dallo svantaggio certo.

La ripresa inizia con il vantaggio quasi a sorpresa del Lecce. Un erroraccio dei centrocampisti rossazzurri, infatti, regala a Costa Ferreira la possibilità di andare al tiro da fuori area: stavolta Pisseri non può arrivarci. Dieci minuti più tardi, inoltre, è ancora la mezzala giallorossa ad impensierire l’estremo difensore etneo, che è pronto a sventare la minaccia in calcio d’angolo. Al 70′, finalmente, il Catania comprende che il risultato si possa ancora riacciuffare e crea due importanti occasioni. La prima giunge dai piedi di Mazzarani che, su punizione, calcia sulla barriera, ma il pallone viene deviato sfiorando la rete. Un minuto dopo, invece, è Pozzebon a scatenare il destro da fuori area, ma Perrucchini compie la prima ed unica parata del match, rispondendo presente. L’ultima occasione degna di nota è ancora del Lecce, ma Marconi spara clamorosamente alto il pallone, praticamente a un metro dalla porta difesa da Pisseri.

Il Catania perde ancora e, a dire la verità, stavolta c’era pure da aspettarselo. La reazione non esiste, né i rossazzurri sembrano riuscire ad avvicinarsi all’area di rigore avversaria. Tutto ciò a causa di una condizione fisica pessima, cui il nuovo allenatore, se vi sarà, dovrà trovare soluzione.

Alla ricerca di un po’ di pace per una squadra che, a questo punto, rischia di non centrare nemmeno i play-off. L’allarme da Lecce arriva forte e chiaro: la dirigenza riuscirà ad uscire da questa situazione?

Federico Fasone

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