CATANIA, FORSE NON TUTTO È PERDUTO

È meglio non prendersi in giro: l’andamento del Catania di quest’anno è, classifica alla mano, perfettamente in linea con quello della scorsa stagione.

Anche la squadra di Pancaro infatti, dopo un girone di andata tra alti e bassi, era riuscita a racimolare un buon numero di punti, facendo anche sognare ad alcuni tifosi l’immediata risalita. Poi la crisi, ed a fine febbraio l’esonero dell’allenatore calabro.

Un po’ la stessa crisi che il Catania sta affrontando nelle ultime giornate dove, tra umiliazioni casalinghe ed esterne, la compagine etnea continua a dimostrare sempre gli stessi difetti ed a commettere sempre gli stessi errori.

L’avvicendamento in panchina di mister Petrone, colui che doveva portare grinta ed idee offensive, pare del tutto simile a quello di Moriero dello scorso anno, anch’egli portatore degli stessi valori.
Diversi gli interpreti, diversi gli obbiettivi, ma simili guai: dai problemi realizzativi all’andamento in classifica.

Facendo due conti, durante la 29esima giornata la squadra di Moriero aveva 29 punti con una penalizzazione di 12 punti, mentre ad oggi in riferimento alla medesima giornata, la compagine etnea ne conta 39 ma con una penalizzazione di 7 punti.

Il percorso dei rossazzurri, quindi, migliora sotto la guida del direttore Lo Monaco, rispetto a quella del trio Pitino-Bonanno-Ferrigno (al netto delle differenti penalizzazioni), di soli 5 punti.

E ricordiamo come nell’ultima giornata dello scorso campionato “un palo e fortuna” ci abbiano evitato i play-out.
Stessa storia, quindi, ma si può sperare in un finale diverso?

(Fonte foto: calciocatania.it)

Simone Caffi

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