CAETANO CALIL: LA PRIMA VITTORIA DI RIGOLI

182 centimetri, 85 chilogrammi, 32 anni: Calil è una seconda punta. Una di quelle che preferisce giocare sulla trequarti, che fa anche sponda per far salire la squadra e che, però, ha giocato quasi sempre dentro l’area di rigore. E le sue statistiche dicono chiaramente che madre natura, oltre alle caratteristiche fisiche, lo ha dotato della capacità di giocare da “Nueve”. Il brasiliano, eccezion fatta per la Serie A, competizione nella quale ha giocato pochi minuti, ha sempre lasciato il segno con una discreta media gol che lo ha reso protagonista in tutte le squadre in cui ha militato, Brasile under 17 incluso, nel quale ha totalizzato 6 gol in 10 partite giocando con calciatori del calibro di Kakà.

Nonostante ciò, la scorsa stagione è stata molto travagliata per Calil. Da assoluto leader del Catania a giocatore dato ad un certo punto per partente, il capitano dei rossazzurri della scorsa annata è stato incostante, a tratti palesemente nervoso, risentendo anche della pressione della piazza. Così, passata la stagione e tanti problemi societari, il brasiliano ha posto nuovamente la chiesa al centro del villaggio, modificando all’occorrenza anche il suo tipico modo di giocare la partita e stare in campo. Nella partita di Coppa contro l’Akragas, ad esempio, ha giocato da seconda punta, largo a sinistra, segnando anche un gol clamorosamente bello, frutto della ritrovata spensieratezza che è fondamentale per il gioco frizzante sudamericano. Sabato pomeriggio, inoltre, nella prima di campionato contro la Juve Stabia, si è ripetuto con un altro grandissimo gol.

Nonostante il ritorno di Paolucci, potrebbe dunque essere ancora Calil il giocatore chiave dell’attacco rossazzurro: 30 metri più a sinistra, da seconda punta e rifinitore per il compagno di squadra. Sempre col vizietto del gol, intendiamoci.

Carlo Maria Castiglione

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