ARRIVA IL MESE VERITÀ: IL PASSATO AIUTA…

Dopo un campionato pieno di alti (pochi) e bassi (tanti) per il Catania sembra ormai essere alle porte il momento di tirare le somme. L’avvicendamento in panchina del neo tecnico rossazzurro Walter Novellino in luogo di Andrea Sottil è un chiaro segnale di come la società abbia capito che adesso non si può sbagliare e la stagione, fino a questo momento senza particolari guizzi, dovrà inevitabilmente arrivare ad un punto di svolta. Per farlo, come puntualmente sottolineato in sede di presentazione dallo stesso tecnico ex Samp, il primo passo verso una ripresa da questo difficile periodo è sicuramente quello di ritrovare le giuste motivazioni a livello mentale. Il mordente, come si suol dire, dev’essere la principale arma che questo Catania dovrà mettere in campo da questo momento in poi.

Sotto questo punto di vista, dando uno sguardo ai prossimi imminenti impegni, anche il calendario che attende i rossazzurri in questo mese di marzo sarà sicuramente decisivo in un senso o in un altro: domenica al “Massimino” arriva il Potenza, poi la trasferta di Catanzaro prima del big match contro la capolista Juve Stabia cui succederà l’insidiosa gara di Reggio Calabria contro la Reggina. Un vero e proprio tour de force per Biagianti e compagni che se vogliano dare un segnale al campionato dovranno farlo in queste prossime uscite. “Da ora in poi saranno 10 finali, e ogni vittoria significherà passare al turno successivo”, anche le parole dello stesso Novellino tracciano questa via, perché che si lotti ancora per la promozione diretta o per un buon piazzamento in ottica play-off, il Catania adesso non può permettersi più scivoloni.

Oltre questo, a favore degli etnei ricorre anche un’importante tradizione: storicamente, ogni volta che i rossazzurri hanno cambiato guida tecnica in corso d’opera, è quasi sempre arrivata la promozione in cadetteria. Infatti, nelle quattro promozioni in B conseguite in passato dai rossazzurri, c’è sempre stato almeno un avvicendamento in panchina.
Si parte dalla stagione 1948-49, conclusa con lo spareggio con l’Avellino all’Arena di Milano, iniziata in panchina con mister Giovanni Degni e successivamente proseguita con Oscar Messora ed infine conclusa con il tecnico magiaro József Bánás.
Anche nella trionfale annata 1974-75, conclusa al primo posto davanti a Bari e Lecce, si finì la stagione con un tecnico diverso rispetto all’avvio. Ai tempi, già nel precampionato saltò la panchina dell’allora tecnico Gennaro Rambone in favore di Egizio Rubino che, a differenza degli altri mister, è l’unico ad aver condotto dall’inizio alla fine il campionato.
Anni più tardi, per il campionato 1979-80, Massimino si affida ancora una volta a Gennaro Rambone che, a differenza della precedente esperienza, dura in panchina saltando due mesi; a raccogliere la sua eredità sarà Aquilino ‘Lino’ De Petrillo che a fine stagione condurrà gli etnei in Serie B con addirittura due giornate d’anticipo.
Proseguendo, in tempi non sospetti è impossibile non ricordare le staffette dell’anno 2001-02, con ben quattro tecnici a sedersi sulla groppa dell’Elefante, due dei quali in condominio. Un’annata che per i rossazzurri fu (un po’ come quella attuale) tutt’altro che esaltante con i passaggi in panchina di Aldo Luigi Ammazzalorso, Pietro Vierchowod e, infine, dalla coppia composta da Francesco Graziani e Maurizio Pellegrino, che disputarono in tandem le ultime due gare del campionato e il doppio confronto con Pescara e Taranto ai play-off.
In ultimo, dovere di cronaca impone di menzionare anche l’avvicendamento fra Achille Piccini e Nicolò Nicolosi nel 1947-48 che portò, insieme alla vittoria del campionato, addirittura la promozione in massima serie grazie all’ammissione nell’allora Serie A a quattro gironi.

Insomma, ecco un motivo in più per dare una svolta a questa stagione: Novellino e i giocatori sono avvisati!

Marcello Mazzari

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