VITTORIA (QUASI) PERFETTA

Nella sesta giornata del girone C di Lega Pro, Catania e Catanzaro si affrontano dopo dieci anni dall’ultimo incontro, avvenuto però in Serie B. A fare da sfondo, c’è un “Massimino” stracolmo di tifosi, per uno spettacolo da non perdere assolutamente.

La partita, invece, ben presto avrà un solo protagonista: il Catania. I rossazzurri dominano il campo in lungo e in largo, annichilendo un imbarazzante Catanzaro. Non sono frutti del caso, infatti, i quattro gol dei padroni di casa, realizzati in soli 56 minuti. Apre le danze al 9′ Elio Calderini che, dopo un’azione insistita in area di rigore calabrese, insacca a tu per tu col portiere avversario. Passano 15 minuti ed è Calil a trovare il raddoppio, lanciato da una rimessa laterale battuta ad una velocità tale da sorprendere la difesa degli ospiti. Al 40′, poi, è Musacci a ringraziare, perché dopo aver effettuato un cross in area di rigore, Scuffia si fa sfuggire dalle mani il pallone che s’insacca in rete dopo essergli passato fra le gambe. Al secondo tempo, invece, chiude definitivamente i giochi Falcone che, sugli sviluppi di un corner, scarica un destro a botta sicura direttamente alle spalle di Scuffia.

La gara procede a ritmi molto blandi, logica conseguenza dopo il dominio assoluto degli etnei che, in vista del prossimo match contro la Casertana, mirano a gestire le risorse senza spendersi troppo fino al 90′. Proprio a quel minuto, però, il direttore di gara concede un calcio di rigore molto generoso ai giallorossi, che viene trasformato da Razzitti.

Vittoria quasi perfetta, in una giornata nella quale l’unica nota negativa è il gol subito più per meriti dell’arbitro che per demeriti dei rossazzurri. Una squadra forte e compatta, che s’impadronisce del pallino del gioco per tutti i novanta minuti, senza mai rischiare nulla in difesa e riuscendo a trovare la via del gol con molta facilità. Altra prestazione positiva della quale Pippo Pancaro dev’essere sicuramente orgoglioso. In particolare, all’allenatore va il merito di aver costruito un gruppo dalla mentalità vincente, abituato ad ottenere il massimo in ogni partita. Continuando così, l’imbattibilità del Catania potrebbe rimanere custodita per chissà quanto altro tempo.

Mister Pancaro, al termine del match, si esprime così: “Penso sia stata la stessa prestazione mostrata col Cosenza, ma oggi abbiamo sbloccato il risultato e poi abbiamo fatto il resto. Stiamo facendo le cose giuste e questo ad inizio campionato non era così scontato. Il merito è di tutti quelli che vogliono bene al Catania. I ragazzi hanno messo il cuore in campo, ma il merito della vittoria è anche dei nostri tifosi che ci hanno trascinato. Sono soddisfatto dei numeri, ma soprattutto della voglia dei ragazzi. Calil è un grande giocatore e trascinatore, fondamentale per i gol, ma soprattutto per la mentalità trasmessa ai compagni. Difende sempre per primo ed è da prendere come esempio. C’è sempre da correggere qualcosa, ma Pelagatti e Bergamelli hanno fatto una gara straordinaria. Tutta la squadra sta facendo un grande lavoro difensivo a partire dagli attaccanti, ma c’è ancora da lavorare. Io guardo la classifica e vedo che abbiamo 5 punti, anche se in realtà sono 14. Sono realista e dico che ne abbiamo 5.  L’ unica nota stonata è che Musacci ha avuto un risentimento muscolare. Lui è un giocatore importante per le sue qualità e speriamo di recuperarlo presto. Nunzella cresce gara dopo gara, è in una condizione atletica straripante.”

Intanto, leggendo la classifica, se il Catania non fosse partito da -9, sarebbe primo a 14 punti, aspettando la Casertana impegnata a Cosenza, nonché prossimo avversario degli etnei, in una sfida che, stando ai numeri fatti finora, avrebbe il sapore di Serie B.

Federico Fasone

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