VINCERE È QUESTIONE DI MENTALITÀ

È la partita che vale una stagione. Domenica 21 gennaio allo stadio “Via del Mare” di Lecce, il Catania affronterà la formazione salentina con un solo obiettivo: vincere. La squadra di mister Liverani, forte della prima posizione in campionato, consapevole dei 4 punti di distacco e cosciente della propria forza fra le mura amiche ancora imbattute in campionato, cercherà il risultato positivo con tutti i mezzi a propria disposizione. Il Catania di Lucarelli, invece, vorrebbe fare meno calcoli, visto lo scontro diretto positivo durante il girone d’andata (3-0 al “Massimino”), e badare più alla sostanza ed ai tre punti in palio che potrebbero aprire nuovi scenari. Questa sfida, non solo vede le due migliori formazioni a confronto, ma avviene in piena fase finale del mercato di riparazione. Una vittoria dei rossazzurri non può che favorire anche l’innesto di elementi importanti in ottica promozione.

Detto ciò, andremo a focalizzare un altro aspetto del match: Cristiano Lucarelli.

Il 2017 del mister non si è chiuso nel migliore dei modi. Infatti la sfida persa al vecchio Cibali contro la Casertana ha lasciato con molti interrogativi e poche risposte tutti i sostenitori del Catania. La possibilità svanita di portarsi ad un solo punto dalla capolista, prima della sosta natalizia, dello scontro diretto, conoscendo già il risultato di Trapani e Lecce, ha messo, anche solo per un attimo, in dubbio il tecnico rossazzurro. Ed i motivi e le ragioni potrebbero essere tante.

Cristiano Lucarelli ha dato a questa squadra un’impronta importante, visibile a tutti durante ogni singola partita, perché se il Catania si trova al secondo posto in classifica, a soli 4 punti dal Lecce stesso, dopo aver totalizzato anche cinque sconfitte in campionato, il merito va attribuito e riconosciuto anche al tecnico livornese. Però le critiche sono sempre costruttive se impostate bene. Infatti le sconfitte e le occasioni perse dal Catania per accorciare, agganciare o addirittura sorpassare il Lecce sono state davvero tante. Passi il doppio scivolone con Leonzio in casa e Reggina al “Granillo”, la sconfitta esterna nel derby col Trapani diretta concorrente al primo posto, il pareggio casalingo contro il Matera, squadra sempre ostica da affrontare, ma la doppia clamorosa sconfitta (girone d’andata e girone di ritorno) contro la Casertana lascia l’amaro in bocca. Basti pensare che il 30% dei punti dalla squadra campana sono stati conquistati proprio contro gli etnei.

Così gli undici prescelti dal tecnico rossazzurro, e tutti i ragazzi che non partiranno dal’inizio, devono farsi trovare pronti e devono spingere questa partita verso i tre punti, considerando che il mister dovrà anche sfatare una tradizione non proprio positiva per il Catania.

La sosta natalizia ha infatti spesso lasciato indigesto il panettone. Prendendo in considerazione solo gli ultimi 10 anni:

  • Chievo-Catania     2-1 2006/2007     S
  • Catania-Juventus  1-1 2007/2008    N
  • Napoli-Catania      1-0 2008/2009     S
  • Catania-Bologna   1-0 2009/2010     V
  • Roma-Catania       4-2 2010/2011     S
  • Bologna-Catania   2-0 2011/2012     S
  • Catania-Torino      0-0 2012/2013     N
  • Catania-Bologna   2-0 2013/2014     V
  • V.Lanciano-Catania 3-0 2014/2015   S
  • Fid. Andria-Catania 0-0 2015/2016   N
  • Fondi-Catania        1-1 2016/2017    N

Soltanto in due occasioni su dieci il Catania ha raccolto i tre punti, quattro sono stati i pareggi e cinque le sconfitte. Saper preparare psicologicamente, oltre che fisicamente e tecnicamente, la partita di domenica sarà fondamentale. Queste gare si vincono anche con la testa. E crediamo che il mister sappia anche questo.

Ugo Zinna 

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