UN GRUPPO UNITO PER OTTENERE LA SALVEZZA

L’effetto che scaturisce dal cambio dell’allenatore, va decisamente ben oltre al piano dei risultati. Nel caso del recente cambio di panchina alle falde dell’Etna si è cercato di cementare un gruppo di giocatori di valore con l’obiettivo comune di raggiungere una forte appartenenza ai colori rossazzurri. I tifosi, infatti, da inizio anno chiedevano a gran voce solo di onorare la maglia.

A campionato appena iniziato, anche grazie al gran filone di vittorie consecutive, si era creato un feeling tra squadra e tifoseria che aveva dell’impressionante. Ne erano un esempio lampante le continue esultanze dei calciatori sotto la curva, le corse a ricevere gli applausi “mano nella mano” l’un l’altro a fine partita, le magliette lanciate al pubblico ed anche le semplici chiacchierate post-match che i giocatori facevano con i tifosi al di fuori dello stadio. Col passare del tempo, però, tutto si va a sgretolare. I risultati non arrivano più, le prestazioni diventano negative ed il rapporto tra tifosi e calciatori viene a mancare del tutto.

Si è creato un clima ostile, difficile da sostenere per dei giovani calciatori mai abituati a campi caldi come quello di Catania. L’arrivo di Moriero, a detta anche di persone che fanno parte della società, ha dato grande forza e coraggio alla squadra. Nel derby contro il Messina, infatti, nonostante il calo fisico dei giocatori nel corso dei secondi quarantacinque minuti, si è notata una foga agonistica tale per cui non sarebbero mai usciti fuori dal campo senza i tre punti “in tasca”.  Hanno lottato, corso e sudato la maglia per portare a casa quella vittoria che mancava da troppo tempo.

Il gruppo è unito. I giocatori si frequentano anche al di fuori dell’allenamento condividendo piacevoli momenti in compagnia, anche con mogli, fidanzate e figli.

Chiaro segno di amore verso Catania ed il Catania è stata l’esultanza di rabbia e fortemente sentita di Andrea Russotto sotto la Tribuna B. La panchina che salta in aria al gol e che attraversa tutto il campo pur di abbracciare l’autore della rete, l’allenatore quasi commosso al triplice fischio, gli abbracci sentiti come una volta tra i tifosi presenti allo stadio, hanno portato ad un ottimismo che da tempo non si percepiva al “Massimino”.

Il legame tra calciatori e tifosi, forse, si sta già ricucendo. Sarà mai il preludio ad un finale di stagione più sereno?

(Fonte foto: www.calciocatania.it)

Gabriele Indelicato

 

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