UN ANNO DI LO MONACO

9 Giugno 2016. Una data destinata a rimanere ben incisa nella mente del tifoso rossazzurro. A sorpresa, come un fulmine al ciel sereno, Pietro Lo Monaco torna ufficialmente alla ribalta in qualità di amministratore delegato. Proprio lui, il direttore artefice della cavalcata dalla Serie B fino ai vertici della massima serie, decide di riabbracciare nuovamente il progetto di una società, stavolta in panne, relegata per i noti motivi ai margini del calcio che conta.

Tante – troppe – le problematiche da risolvere. In primis di natura economica, con una situazione debitoria tutt’altro che rosea. Ed è stato in fondo questo, sin dall’inizio il tormentone del Lo Monaco bis: ripianare e risanare. Un postulato considerato indispensabile per garantire un futuro degno al Calcio Catania e poter così progettare un ritorno ad alti livelli. Un concetto ribadito a più riprese nelle numerose conferenze stampa che hanno visto il direttore in prima linea.

Le grane Castro e Rinaudo hanno pesato – e continuano a pesare – come un macigno sui piani della società di via Magenta. Ma è un dato di fatto che, rispetto ad un anno addietro, oggi la situazione finanziaria del Catania è in netto miglioramento. E si arriva così all’aspetto tecnico. Un anno in chiaroscuro, da questo punto di vista. La chiamata di Pino Rigoli non può essere considerata un errore. Così come il suo successivo esonero a Febbraio. E se Pulvirenti è ingiudicabile, aleggiano dei dubbi circa la brevissima parentesi Petrone.

Resta il dato di una stagione travagliata, tra qualche ombra di troppo e qualche luce. Tra queste spicca quella del portiere Matteo Pisseri, primo colpo di mercato del direttore, blindato con un contratto triennale. Oggi, dopo un campionato ad altissimi livelli, la valutazione di Pisseri si è quantomeno triplicata. Un patrimonio importante su cui il Catania può costruire il proprio futuro (da valutare in che modo).

Altro aspetto su cui Lo Monaco sta lavorando con fervore è quello riguardante il settore giovanile. Tanti i giovani promossi dalla Berretti alla prima squadra, venuti alla ribalta come un valore aggiunto su cui puntare per il presente e per il futuro. Il futuro, proprio lui. Ossessione e speranza di una piazza intera; agonizzante ma ancora desiderosa di rivedere un Catania ai livelli che gli competono.

Antonio Longo

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