TUTTI IN RITIRO: PUNITIVO O FORMATIVO?

Più buio di mezzanotte non può fare. Al peggio non c’è mai fine. Due proverbi certamente contrapposti tra loro. Ma che, tuttavia, rappresentano al meglio la situazione attuale del Calcio Catania. Una crisi nera quella dei rossazzurri, da cui è scaturita la scelta di portare la squadra in ritiro anticipato, in vista del prossimo impegno casalingo contro il Siracusa.

Lecito, a questo punto, chiedersi quale sia il significato da attribuire a una soluzione di questo tipo, a sole due giornate dal termine della stagione. Punizione per le ultime prestazioni messe in mostra o tentativo di cercare la concentrazione giusta per una disperata scalata verso i play-off? Un quesito per il quale risulta non semplice trovare una risposta.

L’amministratore delegato Pietro Lo Monaco, dal canto suo, ha dichiarato di credere ancora alla possibilità che i rossazzurri possano ancora trovare un piazzamento utile in chiave play-off. Un obiettivo a cui però ormai sembrano credere in pochi. La piazza, infatti, oltre a essere sfiduciata, è sul piede di guerra con la squadra e non sembra intenzionata a far pervenire il proprio apporto alla causa. Il rischio – concreto – è che il “derby” contro il Siracusa possa giocarsi in un’atmosfera tutt’altro che benevola, nonostante la scelta di annullare la cosiddetta “Giornata Rossazzurra“.

Ma provare un ultimo affondo è doveroso nei confronti di una tifoseria che sta vivendo un calvario senza fine. Nella speranza che il “rispetto” sia un concetto ancora in voga ai piedi dell’Etna.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Antonio Longo

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