Sindrome da “pareggite”

Foto LaPresse - P.G./Zangirolami 16 marzo 2015 Vicenza -Italia- Sport Calcio Vicenza-Catania Campionato di Calcio Serie B 2014 2015 - Stadio Menti Nella foto: Emanuele Calaiò (Catania) Photo LaPresse - P.G./Zangirolami March 16th 2014 Vicenza -Italy- Sport Soccer Vicenza-Catania Italian Football Championship League B 2014 2015 - Menti Stadium In the pic: Emanuele Calaiò (Catania)

Terzo pareggio consecutivo per il Catania, che non riesce, ancora una volta, a cancellare quel famigerato “zero” nella casella delle vittorie in trasferta. I rossoazzurri, oggi in tenuta blu, sono usciti con un magro bottino dal Menti di Vicenza, mettendo in campo una prestazione similare a quella fornita a Modena sei giorni prima. In un campo pesante attanagliato per tutti i 90′ minuti da un’incessante pioggia, le due squadre si sono affrontate a viso aperto dando vita ad una partita maschia, ma con pochissime occasioni da gol. Con il Vicenza che partiva con i favori del pronostico, grazie ad una condizione fisica invidiabile e ad una posizione in classifica che la proietta a sole quattro lunghezze dalla promozione diretta, il Catania, date le premesse, si tiene ben stretto questo punto.

Con lo stesso modulo visto nelle recenti uscite, Marcolin affida le chiavi del centrocampo ad una coppia inedita, il giovane ghanese Odjer e Sciaudone, messi li a fare legna e a tappare buchi data la pesante assenza di Rinaudo. Pronti via, subito una macro occasione per i padroni di casa. Svarione difensivo di Capuano con Laverone che non riesce a imprimere la giusta forza per scaraventare il pallone in rete da pochi passi, grazie anche ad un prestigioso intervento di Gillet che in seconda battuta chiude anche sul tap-in di Petagna.

Il primo tempo viene giocato su ritmi blandi, con nessuna delle due squadre che non crea vere e proprie occasioni da gol; match che viene giocato per lunghi tratti nella zona centrale del campo. La seconda frazione si apre sulla stessa andatura con cui si era conclusa la prima. In un centrocampo che stentava a creare gioco, i difensori etnei erano obbligati a cercare il lancio lungo per un Calaiò fin troppo isolato e sempre spalle alla porta. Con un Castro funambolico ed un Rosina, sempre vivace, ma troppo impreciso è diventato quasi impossibile trovare il varco giusto che potesse permettere alla squadra di tornare alle pendici dell’Etna con tre importantissimi punti.

In una settimana che dovrebbe prevedere una penalizzazione di 6 punti per il Brescia, il Catania alla 31esima giornata si trova terz’ultimo a 32 punti col Crotone. Situazione tutt’altro che idilliaca che probabilmente fa scricchiolare la panchina di Marcolin. I rossoazzurri, che ancora una volta erano chiamati ad un cambio di marcia, dovranno prepararsi al meglio per un’altra insidiosa trasferta che li vedrà protagonisti sul campo dell’Entella il prossimo sabato, emulando, magari, il risultato dell’andata.

 

Dario Marchese

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