SCELTE CHE NON CONVINCONO: LUCARELLI CONFUSO?

Il Catania si desta dal “sogno capolista”, almeno per il momento. Al “Provinciale” di Trapani, contro i granata, una dormita su calcio piazzato prima, con Silvestri libero di incornare, e un gol di Reginaldo dopo, mettono in seria discussione le speranze di vittoria dei rossazzurri già nel primo tempo.

Lucarelli parte con un 3-5-2 che si trasforma in fase di possesso in un 4-3-3, ma entrambi gli schemi lasciano qualche perplessità. Scopo dell’ibridazione dei due moduli, secondo il mister, quello di non regalare in fase difensiva due uomini al centrocampo del Trapani. A Semenzato nella posizione di esterno offensivo, quindi, il compito di rientrare per aiutare i compagni a centrocampo in fase di non possesso. Tuttavia, in fase conclusiva l’esterno dimostrerà di non trovarsi nel suo ruolo naturale sbagliando diversi palloni che potevano avere una sorte migliore.

Il pressing alto dei granata per tutta la prima frazione di gioco non permetterà agli etnei di giocare bene la palla e gli episodi, sfavorevoli, finiranno poi per decidere l’intera partita.
Solo al 55’ Lucarelli decide di rimettere ogni giocatore nel suo ruolo naturale: escono Semenzato e Caccetta, entrano Di Grazia e Russotto per appoggiare nel 4-3-3 l’isolatissimo Curiale. Inoltre, Andrea Mazzarani si sposta dall’esterno ad agire come terzo di centrocampo.

La partita a quel punto cambia con gli etnei che riescono a spingere sull’acceleratore con più convinzione e i granata che invece provano a ripartire. Al 58’ i rossazzurri colpiscono una traversa con Marchese proprio su un cross di Russotto. Sempre Marchese poco dopo, su calcio d’angolo, impegna il portiere trapanese Furlan che la spedisce alta sulla traversa.

Al 76’ Lucarelli decide di cambiare ancora: si passa al 4-2-4, dentro Ripa per Biagianti. A quel punto il Catania perde il controllo del centrocampo e inizierà ad affidarsi soprattutto ai calci piazzati, con Ripa che sul finale di partita impegna ancora una volta Furlan.

Aumentano gli spazi, però, anche per i contropiedi avversari e fortunatamente all’89’ Murano viene fermato dal palo.
Un Catania troppo camaleontico? Forse. Complici delle decisioni di Lucarelli probabilmente un Russotto non in condizione ottimale e la volontà di mantenere una squadra equilibrata al cospetto di uno degli attacchi più temibili della Serie C. I migliori in campo, Reginaldo ed Evacuo, permettono al Trapani di acciuffare i 3 punti.
Con essi anche la freddezza che è invece mancata al Catania sotto porta. Ma non si deve mollare la presa: la corsa è ancora a tre.

Simone Caffi

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