NON PASSATE DA QUELLA PORTA: UNA DIFESA CHE STUPISCE

Per chi abbia seguito la scorsa stagione, durante la quale nel periodo iniziale e centrale del campionato sembrava essere stata trovata una buona solidità difensiva, la scaramanzia e la prudenza saranno d’obbligo. Il Catania, infatti, sembrerebbe avere trovato finalmente un equilibrio che, aspettando un maggiore cinismo sotto porta dei propri interpreti, è la base delle ultime cinque vittorie consecutive. La squadra di mister Lucarelli, basandosi su una rocciosa difesa a tre, è riuscito a tenere inviolata la gara per tutte le gare di questa striscia vincente che ha riportato i rossazzurri in testa al campionato dopo due anni di attesa.

Solo due i gol subiti finora da Pisseri, il quale come sempre partecipa alle buone sorti della propria retroguardia con interventi decisivi (come il miracolo salva tre punti a Cosenza), portiere meno battuto di tutto il girone dopo il gol subito proprio al “Massimino” dal Monopoli, seconda miglior difesa con sole tre reti al passivo. Evidenti, nonostante come già detto anche l’anno scorso la difesa etnea avesse trovato per alcuni periodi una propria stabilità, le ragioni di un rendimento così eccellente; la difesa, orfana di un pilastro come Bergamelli, si è mossa sul mercato avendo ben chiaro come in un campionato come la Serie C italiana sia prima importante non prenderle, acquistando il meglio disponibile sulla piazza, con Aya, Tedeschi, Blondett e la giovane e piacevole sorpresa Bogdan portati alle pendici del vulcano per dare la possibilità allo staff di schierare con facilità il proprio 3-5-2, preciso dettame tattico di Lucarelli. Dopo due fisiologiche gare iniziali di rodaggio, nelle quali sono stati affinati i meccanismi e le coperture, il pacchetto difensivo rossazzurro si è rivelato una vera e propria sicurezza. Momento decisivo in tal senso, dovuto alla migliore condizione di Marchese, capace di ricoprire il suo vecchio ruolo di laterale sinistro a differenza dell’anno passato, quando la mancata preparazione estiva non gli consentiva di giocare per 90 minuti sulla corsia, è stato certamente lo spostamento a sinistra del terzino ex Genoa, con conseguente inserimento nell’undici titolare del giovane Bogdan.

Proprio quest’ultimo, giunto a Catania con meno attese rispetto ai più rodati compagni di reparto, ha sorpreso tutti per maturità tattica e voglia di imparare, retrocedendo Blondett nelle gerarchie interne a riserva di lusso, dato che l’ex Cosenza sarebbe titolare in quasi tutte le altre squadre della categoria. La presenza del giovane difensore permette di sopperire ai limiti in fase di recupero di Tedeschi, perfetto in fase di impostazione e di marcatura, ma lento a causa dei centimetri che si porta in dotazione. Insieme al “cagnaccioAya, questi tre hanno prodotto prestazioni invidiabili anche per colleghi di categorie superiori, consentendo ove vi fosse necessità dettata dal risultato, di poter coprire senza eccessive difficoltà la proiezione offensiva dei compagni, sia di centrocampo che di fascia.

Questa è la base da cui partire perché il primo posto attuale non sia un’illusione d’inizio anno, ma una base da cui partire per puntare alla serie cadetta, obiettivo non impossibile per questo gruppo.

(Fonte foto: La Sicilia redazione sport)

Claudio Maggio

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