LODI, UN RITORNO PER FARE LA DIFFERENZA

Francesco Lodi, giocatore che non ha bisogno di presentazioni alle pendici del vulcano viste le tante perle regalate al popolo rossazzurro durante le sue due esperienze alla corte etnea, è il primo acquisto del Catania per la stagione 2017/2018. Matrimonio già annunciato da tempo, che avrebbe potuto compiersi già a gennaio se l’Udinese non si fosse messa di traverso, ma che permetterà nella prossima stagione al centrocampista classe 84 di tornare “a casa”.

 

Cercando di ragionare col cervello e non con il cuore, che non può che battere per uno degli eroi del Catania in Serie A, capace di fare sorridere innumerevoli volte la tifoseria, bisogna capire cosa abbia ancora da dare l’ex numero dieci a questa squadra. Visti i problemi cronici sia su palla inattiva, da sempre specialità di casa Lodi grazie a quel sinistro morbidissimo donatogli da madre natura, e in cabina di regia, visto lo scarso ambientamento dell’argentino Scoppa, peggio di così è difficile. Il numero 5 etneo, infatti, dopo essere arrivato tra l’ottimismo generale, ha dimostrato di avere si delle ottime qualità tecniche, ma di essere troppo lento e compassato per abituarsi ai ritmi del calcio italiano, molto diverso da quello della sua amata Argentina.

 

Meglio quindi affidarsi ad un usato sicuro, o almeno che tale dovrebbe essere, augurandosi che la sua esperienza, unita a quella di Biagianti, possa essere la base sicura della prossima stagione. Tutti gli allenatori sostengono, e ciò è palese, che le partite si vincono a centrocampo; ciò è stato ancor più evidente quest’anno, visti i continui problemi nello sviluppo della manovra, che hanno reso inoffensivo qualsiasi attaccante schierato in campo. Che stavolta si sia iniziato col piede buono? Difficile a dirsi. Certo è che se Francesco si dimostrerà anche la metà del giocatore che fu, e l’età non è ancora eccessiva a soli 33 anni per rimettersi in gioco per un paio di stagioni, la sua qualità non potrà che fare la differenza visto il livello del campionato, dove un piede come il suo è praticamente unico.

 

Claudio Maggio

 

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