LO MONACO: “BIAGIANTI CAPITANO. LA GENTE DI CATANIA CI AIUTERÀ”

Oggi, presso la Sala Congressi di Torre del Grifo, l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco è intervenuto nel corso della presentazione del nuovo direttore sportivo Christian Argurio, del coordinatore dell’area tecnica Mario Marino e del responsabile del settore giovanile Alessandro Failla.

Queste le sue parole: “Argurio è stato già al Catania con altre mansioni ai tempi della Serie A. Poi ha fatto il suo excursus che lo ha portato prima all’Akragas e poi al Messina. Il direttore sportivo è un uomo di campo. Ci auguriamo che possa mettere le sua qualità al nostro servizio. Il coordinatore dell’area tecnica, Marino, è già stato con noi agli albori. Si occuperà di riorganizzare tutti i rapporti che questa società nel tempo aveva costruito, con i club delle serie minori e con i settori giovanili. Failla è un esperto nel suo ambito.

La squadra sarà convocata il 15 luglio. Il 16 presenteremo i giocatori, come da vecchia tradizione, al Palazzo del Rettore in piazza Università, nel cuore del centro storico. Abbiamo un desiderio. Quello di ridare al Catania la propria casa. Ci impiegheremo poco o tanto. Ma chiunque arrivi qui deve mettersi in testa questo.

Il Catania non può avviare trattative con squadre di Lega Pro o i dilettanti. Magari con la Roma o con l’Atalanta è più fattibile. Abbiamo in organico più giocatori col contratto valido anche per il prossimo anno. La squadra è già pronta. L’allenatore è già stato scelto. Ogni ruolo è già coperto. Ci sono già degli accordi, che si possono concretizzare solo dopo che la squadra rossazzurra si sarà iscritta al campionato.

Scadenze? Bisogna pagare alcune mensilità, con i relativi F24, Irpef. L’ammontare è discreto. Soffriamo e ci difendiamo. Cercheremo di resistere ai pugni e se li incasseremo, ci rialzeremo. Ci siamo, esistiamo. Siamo sempre stati un’azienda che ha creato modelli positivi. E continueremo a esserlo.

Non sono un socio del Calcio Catania. Non l’ho mai preteso. Ho fatto un atto d’amore. La mia riappacificazione con Pulvirenti è un frutto e una conseguenza della passione che ho per questa squadra. Non ho mai difeso a prescindere il presidente, non lo voglio nemmeno santificare, chi lavora sbaglia. Chi sbaglia, paga. E lui sta pagando le sue pene, i suoi errori. Vuole riportare il Catania in alto ed economicamente solo lui può farlo. In tre anni passare dalla Serie A alla Lega Pro è impensabile. Ci sono delle colpe precise. Ma c’è la volontà di ripartire adesso.

Vergara? Dimostra di avere ancora delle volontà da verificare. La proprietà ha solo voglia di metterci del suo. Bisogna amare il Catania, nel bene o nel male.  Dico questo ai tifosi. Non solo ai gruppi organizzati. Alla gente di Catania. Il Catania sono loro, non solo i gruppi organizzati delle curve.

Biagianti? E’ un catanese acquisito. Mancano solo le firme ma è il primo giocatore che farà parte del nuovo corso. Mi piace pensare che sia lui il capitano.

Bergamelli, Di Cecco, Russotto e Calil? Sono giocatori del Catania. Come Bastrini. Sono valutazioni da fare insieme al tecnico. Forse qualcuno resterà, forse qualcuno andrà via.

Come penso di riavvicinare la componente tifoseria, nonostante Pulvirenti sia rimasto il presidente del Catania dopo due anni di contestazioni durissime? Mi piacerebbe rispondere subito dopo la campagna abbonamenti. Sono convinto che la gente di Catania ci darà una grossa mano. Si tratta di una questione di amore.”

Marco Zappalà

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