LO MONACO: “HANNO AGITO CONTRO IL CALCIO”

Oggi pomeriggio a Torre del Grifo alle ore 15:30 è avvenuta la presentazione del difensore classe ’86 Luigi Scaglia e del giovane portiere Guido Pulidori. L’amministratore delegato Pietro Lo Monaco ha anche speso qualche parola nei confronti del main sponsor Domus Bet, legato ormai da oltre 3 anni alla società rossazzurra. Non sono mancate, naturalmente, le dichiarazioni riguardanti la battaglia giudiziaria che ha visto il Catania impegnato quest’estate e che sembra si protrarrà ancora per parecchio tempo. Ecco le parole dei protagonisti:

Lo Monaco: “Questa è la conferenza stampa di chiusura per quanto riguarda la sessione estiva. Ribadiamo che anche per l’attuale stagione il nostro sponsor principale è Domus bet. Non mi piace definirlo sponsor ma costituisce un partner e un membro del Calcio Catania. Il contratto quadriennale c’è e lo rispetteremo. Adesso, presentiamo i nostri due ultimi acquisti per questa stagione: Pulidori e Scaglia. Scaglia è un acquisto in ottica serie b, e a lui fa onore il fatto di aver accettato la possibilità di rimanere in C. Pulidori invece l’anno scorso ha giocato diverse partite con il Livorno. È giovane ma ha un grande futuro davanti”.

Scaglia: “Vengo dal Parma in prestito, ho voglia di giocare e divertirmi a prescindere dalla categoria. Sono un jolly. Voglio ancora dimostrare soprattutto a me stesso che voglio giocare in B e divertirmi giocando a calcio e questo è un crocevia importante per la mia carriera. Io sono a disposizione del mister, ho fatto sia l’esterno che il terzino, poi in base al modulo che lui deciderà vedremo: non ho un ruolo preferito. Finalmente dopo due mesi perlomeno ci siamo messi il cuore in pace. Andremo a Monopoli con lo stesso spirito di sempre cercando di
conquistarci tutto sul campo”.

Pulidori: “ Da Livorno ho deciso di venire qua per la bellissima piazza che è Catania sperando di riportarla dove merita. Come secondo portiere penso di essere quello che ha giocato di più. Purtroppo o per fortuna c’era Mazzoni che non è stato bene e io mi sono fatto trovare pronto. L’esperienza che mi ha fatto crescere è stata sicuramente la Serie D in cui ho giocato con i grandi, non è la stessa cosa delle giovanili. L’anno scorso è andata bene. Sottil? Il mister è forte, ti da una grande carica prima delle partite, ti fa ‘mangiare’ l’avversario e secondo me questo è l’aspetto che ci ha fatto vincere il campionato. Appena sono arrivato mi sono trovato subito bene, sia col mister che con Matteo e Damiano. Secondo me il mister ha delle ottime idee e io mi sto applicando per far si che vada tutto bene. Dove sono più bravo? Fra i pali la mia caratteristica migliore. Devo migliorare la lettura nelle uscite e nelle traiettorie. Spero di riuscirci quest’anno.”

La conferenza stampa è successivamente virata sulle battaglie giudiziarie degli ultimi mesi con diverse domande rivolte nei confronti del direttore Pietro Lo Monaco:

“È chiaro che tutti quanti abbiamo vissuto un’estate surreale. Siamo passati dalla possibilità di partecipare al campionato di serie B in virtù della prima sentenza Pro Novara e alla certezza con la seconda. Abbiamo fatto ‘fuoco e fiamme’ per adempiere a tutte le normative e le richieste per iscriverci a due campionati. Eravamo tranquilli sulla serie B in virtù della classifica ripescaggi. Abbiamo fatto un mercato da serie B, abbiamo avuto anche una grande risposta dalla nostra gente con 5.000 tessere degli abbonamenti venduti. Poi come un fulmine a ciel sereno mi era stato anche preannunciato che la B sarebbe stata a 19: sul momento non sapevo se ridere o preoccuparmi. Mi sono fatto una risata. Finché non è partito questo progetto insano. Come si fa a pensare che non sia tutto organizzato per arrivare a questo. La successione degli eventi è stata talmente spacciata in contrasto con tutte le norme che non si può non pensare male. Anche la prima data del 7 settembre ha puzzato molto. Altre situazioni il collegio di garanzia le ha varate in 5-8 giorni. Tutto per far in modo che si facessero i calendari e partisse la serie B. Da quel momento abbiamo assistito a una serie di orrori. Alla faccia del rispetto delle regole, contro il nostro calcio. Questi orrori sono continuati e adesso rimane solo la data del 28 per vedere come finirà questa vicenda. Un ennesimo rinvio. Tutto ciò ha influenzato negativamente sul calcio italiano. La vicenda ha travolto tutto. Tutti sanno chi c’è dietro, dietro queste conduzioni scellerate. Non ho nessun remore e preoccupazione a dire che nel nostro calcio negli ultimi anni abbiamo assistito a un NON GOVERNO in cui poi comandano sempre i soliti noti. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Ci sono gli estremi per indagare anche su questo tipo di organizzazione. Non può essere altrimenti. Queste vicende fanno solo male. Vicenda calcio femminile. Tante cose senza linearità, che lasciano perplessi e pieno di dubbi. Noi oggi stiamo valutando la possibilità di andare a denunciare le persone fisiche protagoniste di tutto questo. Non trovo sia stata fatta una cosa corretta nei confronti delle squadre che avevano diritto al ripescaggio. Per quanto concerne le amicizie sbandierate negli anni precedenti intuisco a chi ci si riferisce (rispondendo a un giornalista, ndr). Ho sempre dubitato di queste amicizie, volte a pensare ognuno alla propria ‘polpetta’ al proprio interesse. Hanno agito andando non contro il Catania ma contro tutto il calcio. Il calcio in Italia? Noi rappresentiamo calcio che non è appetibile per le televisioni,  senza stadi all’altezza, ultimo stato al mondo praticamente. Un governo del calcio che non ha saputo gestire una situazione così delicata finendo per favorire i soliti noti. Il nostro è un calcio in crisi. Il fatto che sia arrivato Ronaldo favorisce una squadra, il resto del sistema è quello che vediamo. Il nostro calcio si mantiene ormai solo con i proventi delle televisioni. Il sistema del calcio dovrebbe prevedere anche la serie B e la C, e anche la base della serie D. In B e c ci sono piazze notevoli. Il Catania in C ha avuto 275mila: sarebbe stato primo in b e prima di altre piazze in A. Il calcio non può essere solo quello della prima serie. Chi sta attentando a questo sport dovrebbe mettersi da parte e dare spazio a chi ha capacità e voglia di fare per rendere il sistema più efficace. Questo però non avverà mai per motivi politici. Schifezze che si vedono ogni volta per l’elezione del presidente federale e vedremo ancora anche quest’anno. Il campionato di B sarà precario, lo dice il fatto che sarà a 19 squadre con una che riposa ogni domenica. Episodio di Cosenza gravissimo a danno di tutta la B poi lo stesso problema a Lecce: è un campionato allo sbando. Tutto quello che è gestito dal puparo è destinato al fallimento. Il nostro sarà il solito campionato duro e difficile. Ci sono squadre che hanno pensato che il Catania sarebbe stato promosso e si sono rinforzate, leggasi Casertana, Catanzaro…. Tuttavia il livello si è alzato, tante squadre si sono rinforzate. La Serie c la conosciamo, è dura e difficile ma dobbiamo rimboccarci le maniche e dire “ci siamo”.Il format dei campionati va rivisto, ci sono troppe squadre. Va ridotto il numero delle squadre ma nel rispetto delle regole. Ho sentito parlare di legalità da Balata, ho sentito dirgli che vanno diminuite le squadre ma non capisco questo Balata da dove viene e che ruolo ha avuto nel calcio per poter essere depositario di tutte queste verità. Vediamo quando arriveremo alla serie B a 17 squadre. Malagò dovrebbe avere il coraggio civile di dimettersi, ha dimostrato incompetenza assoluta. Nessuno di questi si muoverà però. Troppo attaccati alla sedia, al poterino che ha. Mi spavento a quantificare il danno che abbiamo avuto: La campagna abbonamenti si è fermata dopo che fino la seconda sentenza pro novara avevamo avuto il picco”.

FRANCESCO DI PAOLA – DOMUS BEAT:A prescindere dalla categoria il nostro rapporto col direttore è di amicizia. Il danno è stato fatto, chiaramente, ma noi saremo a fianco del direttore e del Catania. Siamo penalizzati quest’anno, è ovvio, ma il catania merita una piazza migliore”.

Marcello Mazzari

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *