GLI OCCHI DI UN TIFOSO: DISPIACIUTI, MA SEMPRE INNAMORATI

“È l’alba del giorno dopo. Malinconia, tristezza, rabbia sono i sentimenti che più accomunano i tifosi etnei. Essere eliminati, ad un passo dal sogno, è logorante, ma così è ancor più brutto. Una partita dominata, giocata con cattiveria, orgoglio e voglia di regalare quel passaggio del turno che voleva significare tanto per un popolo come quello etneo che, nonostante tutto, è ancora lì, più innamorato che mai. Una cornice di pubblico da squadra che si gioca l’Europa, non una semplice finale di play-off di Serie C. A fine partita la tristezza era disarmante, il pubblico tornava a casa circondato da un silenzio assordante che logorava tutti. Le litigate, anche insensate, con chiunque gli si ponesse davanti, il non riuscire a parlare con nessuno. Per non parlare del risveglio senza voce, con un nodo in gola. Ora, però, è il momento più importante. Il momento di stare uniti, rimboccarsi nuovamente le maniche, e tornare ad incitare la propria squadra del cuore. Non so chi partirà, chi resterà, ma sono certo che alcuni rifiuteranno anche palcoscenici superiori, per categoria si intende, perché consapevoli di dover completare ciò che quest’anno è rimasto interrotto. I pianti di tutti sono stati l’emblema di undici calciatori che, dispiaciuti per l’accaduto, sfogavano la rabbia nelle lacrime. Noi nello stadio eravamo disperati, questa volta ci avevamo creduto davvero. Ma grazie, grazie per averci saputo rappresentare. Grazie per aver lottato su ogni pallone ed aver difeso quel meraviglioso simbolo con l’elefante che tanto amiamo. L’anno prossimo, sono certo, ricorderete di questa nottata. Un tifoso, cronista, innamorato di quel rosso e di quell’azzurro che tutti noi abbiamo tatuato nel cuore.”

Gabriele Indelicato

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