DUE PUNTI (E DUE UOMINI) PERSI…

Ennesima occasione sfumata per il Catania che non approfitta delle battute d’arresto di Lecce e Trapani. L’uno a uno maturato contro il Matera è frutto di novanta minuti giocati sul filo dei nervi, caratterizzati più dagli infortuni (su tutti quelli di Lodi e Russotto) che dalle giocate dei ventidue in campo.

Il canovaccio del match è chiaro sin dall’inizio: il Catania è aggressivo e propositivo, mentre i bancazzurri di Auteri sono pronti a pungere sulle ripartenze. La prima occasione capita sui piedi di Russotto che, imbeccato in area di rigore, conclude troppo debolmente per impensierire il portiere Tonti. Al 15° giocata stratosferica di Di Grazia che semina due avversari e serve sul piatto d’argento un assist per Curiale che conclude a rete, ma l’urlo del “Massimino” è stroncato dalla segnalazione di fuorigioco da parte del guardalinee. Al Catania non mancano le idee; a latitare, invece, è la precisione, soprattutto negli ultimi trenta metri. Un po’ come accade al 23° quando Russotto ci prova dai venti metri, ma il suo tiro termina di poco alto. Il Matera, dal canto suo, ci prova per lo più con tiri da fuori che di tanto in tanto fanno tremare la porta difesa da Pisseri. I piani di mister Lucarelli vengono stravolti dall’infortunio di Russotto che è costretto a lasciare il posto a Fornito.

Il leitmotiv del primo tempo si conferma anche al rientro degli spogliatoi. La conclusione sbilenca di Di Grazia servito verticalmente da Lodi ne è un esempio tangibile. Ma il calcio non perdona. E così accade che, proprio nel momento più inaspettato, è il Matera a passare in vantaggio con Sartore che approfitta di un momento di defaillance dei difensori rossazzurri, Pisseri compreso. Un episodio che cambia inevitabilmente la trama della partita. Il Catania, in cerca del pareggio, è costretto a lasciare spazi per le scorribande dei biancazzurri, vicinissimi al raddoppio su un calcio di punizione di Giovinco che si stampa sull’incrocio dei pali. Lucarelli prova a restituire nuova verve con l’inserimento di Ripa. Ma la manovra dei rossazzurri è priva di lucidità e fluidità. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa però Curiale che al 70° trasforma in rete una palla vagante e trafigge Tonti con un tiro all’angolino. Il Catania prova a tentare il tutto per tutto per la vittoria, ma i tentativi degli uomini di Lucarelli sono troppo velleitari per creare scompiglio dalle parti di Tonti. Unico sussulto quello di Lodi, il cui tiro rasoterra fa la barba al palo. Finisce così uno a uno, tra tanti rimpianti e infortunati da valutare.

Antonio Longo

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