COS’È MANCATO AL CENTROCAMPO? IDEA AGNELLI DEL FOGGIA

Nel gioco del pallone, si sa, un ruolo fondamentale è quello del centrocampista. Il centrocampo serve da filtro per la difesa e per la costruzione e lo smistamento dei palloni nella fase d’attacco. Di conseguenza, se tale reparto non funziona, ne risentirà tutta la squadra.

Uno dei punti deboli del Catania di quest’anno è stato proprio il settore centrale, sottoposto a continui cambi, sia di modulo che di uomini, ma con i soliti scarsi risultati. Da Pancaro a Moriero, infatti, se ne sono viste di tutti i colori: doppio o triplo mediano, registi improvvisati, uomini adattati e così via…

Insomma, al Catania è mancato un regista, l’uomo che funge da “spina dorsale” della squadra ossia colui che unisce funzionalmente, come abbiamo già detto, difesa e attacco. A deludere di più, uomini chiamati ai piedi del vulcano per dare il massimo: Davide Agazzi e Gianluca Musacci. Il primo è arrivato in prestito dall’Atalanta, ha disputato 28 partite, subentrando dalla panchina quattro volte, e ha segnato una rete; non è stato un calciatore brillante, ma se vogliamo applicare la scusante della giovane età, possiamo chiudere un occhio.  Il ventinovenne toscano, invece, ha difficilmente guadagnato un voto sopra la sufficienza, dimostrandosi inadatto alla causa per cui era stato chiamato. Pochi assist, pochi lanci da stropicciarsi gli occhi (da uno che ha giocato quattro anni in Serie A e otto in cadetteria queste cose si aspettano) e un solo gol messo a segno.

Molti uomini del centrocampo, compresi quelli a cui abbiamo fatto riferimento, hanno la valigia pronta, per cui la dirigenza rossazzurra dovrà fare i conti con un’intensa sessione estiva di calciomercato. La speranza è che non vengano reclutati altri giocatori deludenti, curando gli interessi della squadra. Un’ottima ipotesi sarebbe quella del capitano foggiano Cristian Agnelli, classe ’85, calciatore esperto e costante. Qualsiasi interesse da parte del Catania, però, sarà da posticipare ai play-off che il Foggia sta disputando.

Giuseppe Mirabella

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