CORAGGIO E CAZZIMMA: LODI REGALA TRE PUNTI

Reduce da due vittorie di fila, il Catania torna al “Massimino” per affrontare la Fidelis Andria e centrare l’obiettivo primo posto. I rossazzurri gestiscono sin da subito il pallone, mentre gli ospiti fanno una partita d’attesa, lasciandosi andare a diversi contropiedi pericolosi. Già al 4′ giunge l’occasionissima: Russotto è autore di un filtrante pregevole per Curiale che, tutto solo, spara addosso a Maurantonio. Sugli sviluppi del corner, invece, è Bogdan a colpire di testa: palla sul fondo. Qualche minuto più tardi l’Andria si rende pericolosissima: Minicucci sfiora il gol del sabato sera con un sinistro al volo che, però, Pisseri può battezzare fuori. Il più in palla dei padroni di casa è sicuramente Russotto: sono sue, infatti, diverse scorribande offensive che creano più di un grattacapo per la retroguardia avversaria. Prova ne sia la serpentina in area di rigore con annessa conclusione di sinistro, che impegna Maurantonio in due tempi.

Nonostante la prima buona frazione di gioco, il Catania non riesce ad essere incisivo e continua ad avere problemi anche nella ripresa. Sono troppe le ripartenze concesse agli avversari, alcune delle quali si concludono con un sospiro di sollievo, per fortuna degli etnei. Al 60′, infatti, è clamorosa la traversa colta da Minicucci, sulla quale è provvidenziale la deviazione di Bogdan. Più tardi, inoltre, è Scaringella ad andare vicinissimo al vantaggio con un piattone di destro che, però, si perde di poco alto sulla parte anteriore della porta. Il Catania, invece è pericoloso con Lodi, che alza di qualche centimetro la mira, e con Marchese, che tirando al volo trova solo il fondo. Ci prova anche Di Grazia, ma anche stavolta l’esito è infausto. Sul ribaltamento di fronte è Piccinni ad impensierire l’estremo difensore rossazzurro, ma il pallone si perde sul fondo. Lucarelli sceglie l’artiglieria pesante: entrano in campo Mazzarani, Ripa, Di Grazia e Zè Turbo. Il mister rinuncia al filtro a centrocampo pur di trovare i tre punti. Ma finalmente arriva l’episodio: all’88’ è calcio di rigore per i padroni di casa. Dal dischetto Lodi la piazza benissimo e fa 1-0.

Una partita difficilissima, in cui il Catania soffre tantissimo la chiusura ermetica degli avversari, in ben dieci elementi dietro la linea della palla. Inoltre va in difficoltà nelle ripartenze, troppe poche volte stoppate. I rossazzurri vanno pochissime volte al tiro, non essendo in grado di sbloccare la partita. Da qui si capisce l’importanza in squadra di un uomo come Francesco Lodi, capace di trasformare in oro le palle inattive. E le partite in Serie C si devono vincere anche così.

Federico Fasone

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