COME IL 2002? NO, MEGLIO!

La cavalcata è di quelle importanti. Nonostante qualche polemica, nonostante qualche battuta d’arresto di troppo tra le mura amiche. Lo dicono i fatti. Lo dicono, soprattutto, i numeri.

Basti analizzare il percorso della stagione 2001/2002, per credere. Quello della promozione in Serie B, per intenderci. Si potrà certamente obiettare che quel Catania ottenne il pass per la cadetteria solo attraverso la lotteria dei play-off, dopo una regular season terminata al terzo posto in graduatoria. Tuttavia, fino a poche giornate dal termine, i rossazzurri erano in piena corsa per insidiare la vetta occupata dall’Ascoli. Un sogno sfumato soltanto dopo la sconfitta di misura maturata in terra marchigiana. Alla fine, gli etnei conclusero il torneo a quota 58 punti, con una media di 1.70 punti a match.

Un dato che esalta ulteriormente l’attuale cammino del team di Lucarelli, che ad oggi viaggia ad una media di più di 2 punti a partita. Un ruolino addirittura superiore a quello maturato dall’Ascoli al termine di quella stagione. Ma il Lecce con cui devono fare i conti i rossazzurri è un vero e proprio rullo compressore che non concede margini di errore. I pugliesi, infatti, viaggiano con il vento in poppa, ad una media di 2.26 a gara.

Numeri che, tuttavia, lasciano ancora aperte le porte a sogni e speranze. “Resa” è una parola inesistente nel vocabolario della tifoseria rossazzurra. Da sempre. Lo testimoniano in tal senso i numerosi striscioni di incitamento sparsi qualche settimana addietro per la città, nei quali traspare a chiare lettere il desiderio di rivivere le emozioni di sedici anni orsono.

(Fonte foto: calciocatania.com)

Antonio Longo

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