Catania 2-0 Ternana: top all, no flop

Il Catania non fallisce l’ennesima prova di maturità e firma la quinta vittoria consecutiva. Gara molto tirata per tutto il primo tempo, sbloccata dal gol di Riccardo Maniero che balza in vetta alla classifica cannonieri della serie cadetta a quota 18 reti. Ottima la prova generale della squadra, quadrata in difesa, essenziale e spietata all’attacco, forte sintomo di una coesione dello spogliatoio finalmente ritrovata. Questi i nostri giudizi:
TOP:
La difesa. Un fattore da non sottovalutare è la solidità che Schiavi e compagni hanno dato al reparto arretrato nelle ultime cinque partite. Solo due sono, infatti, le reti subite dalla retroguardia etnea e pochi gli errori in fase di copertura o disimpegno. In particolare Ceccarelli, guardiano silenzioso dell’ Acropoli rossazzurra, senza dimenticare Del Prete e Mazzotta, puntuali in fase di copertura e devastanti nell’affondo sulla fascia.
Gli inseparabili: Rinaudo e Coppola. Centrocampo che riacquista cuore e polmoni con l’ormai recuperato Coppola, abile in fase di interdizione e ottimo collante tra difesa e attacco. A giovarne è proprio un rinfrancato Rinaudo, meno “arruffone” e sempre più orchestratore di un collettivo che suona ormai, all’unisono. Buono anche l’apporto di Escalante e del giovane Odjer, a dimostrazione del fatto che i sostituti sono stati all’altezza della situazione.
Maniero e Castro. Quaranta minuti di nervosismo per il ventisettenne napoletano Maniero, agitato dal rigore non concessogli al minuto 25 dal’arbitro Ghersini. Ma Riccardo “cuor di leone” canalizza la rabbia accumulata per questo oltraggio e la trasforma in ferocia al tramontar del primo tempo, quando un assist di Rosina lo esorta a far uscire dal suo io più profondo tutta la “Savana” che teneva assopita: zampata lampo che lacera la rete umbra per l’1-0 rossazzurro. Cede il testimone al 19′ per un Castro che non vuole lasciare briciole per i commedianti.  Poco dopo grazie ad un’ imbeccata di Calaiò, che lo porta da solo davanti all’estremo difensore umbro, ecco il “lob” che vale il 2-0. Un rammarico averlo ritrovato solo adesso.
FLOP:
Davide Ghersini. L’arbitro della sezione di Genova ha mostrato tutta la sua inadeguatezza alla categoria, non solo per gli episodi dubbi (o non troppo) ai quali ha sorvolato con estrema decisione. Arrogante nell’andare, quasi, a cercare il contatto fisico con i giocatori che protestano, tardivo nel farsi trovare in posizione ottimale nei momenti più nevralgici della partita. Insomma, tutto quello che viene bannato dai banchi delle “scuole per arbitri” e dal mondo del calcio, oseremmo dire. Da parte nostra, una bella bocciatura se la merita tutta.
Pietro Santonocito

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