CATANIA, PRIMA GIOIA DELL’ANNO

Quella contro il Matera è una partita importante per il Catania: i rossazzurri devono dimostrare di sapere ancora vincere. Nel 2016, infatti, gli uomini di Pancaro sono riusciti solamente a portare tre pareggi a casa, fra mille dubbi ed incertezze. Ma il primo tempo non è dei migliori. I padroni di casa non riescono mai a tirare in porta, complice l’incapacità di impostare da parte di un centrocampo sempre più in ombra. Sul banco degli imputati vi è sicuramente Musacci, lento e spento lì in mezzo al campo. Al 29’, così, è Infantino a graziare Liverani calciando alto un pallone che la difesa rossazzurra colpevolmente fa passare in mezzo all’area di rigore.

Non ci sono altre occasioni e così il film della partita si sposta al secondo tempo. Pancaro opta per due cambi: Musacci per Calderini e Scarsella per Plasmati, quest’ultimo uscito a causa di un infortunio. I rossazzurri si svegliano. Al 54’ è Calil a portare in vantaggio i suoi: Di Cecco scambia con Nunzella, il terzino crossa in mezzo un pallone che Calderini calcia forte e al volo verso la porta e, sulla ribattuta del portiere, proprio il brasiliano realizza di testa. Ma non è finita qui, perché il Catania al 68’ fa 2-0: Di Cecco trova un ottimo corridoio per Falcone, che deve solo anticipare l’estremo difensore avversario per mettere il pallone in rete. Partita in cassaforte dunque, o almeno sembra così fino al 79’, quando Infantino accorcia le distanze sugli sviluppi di un’azione che aveva riservato due traverse per il Matera. Si profila così un finale di gara molto combattuto fra le due squadre. Il Matera si affaccia in avanti alla ricerca del gol del pareggio, ma i rossazzurri si difendono come meglio possono. Alla fine dei cinque minuti di recupero, il verdetto è chiaro: il Catania vince per la prima volta nel 2016.

Analizzando più a fondo la partita, si può comprendere come i rossazzurri abbiano cambiato volto dal primo al secondo tempo. Lenti, impacciati e privi di idee nella prima frazione di gioco; concreti, cinici e cattivi nella seconda. Un errore permettere al Matera di riaprire la gara, quando invece gli etnei dovevano mettere il sigillo al risultato. Più precisamente, l’andazzo del match muta nel momento in cui Pancaro opera i cambi sopra citati. L’uscita di Musacci e Plasmati, quasi paradossalmente, permette ai siciliani di costruire il gioco con più fluidità senza dare punti di riferimento agli avversari.

Il Catania, così, giunge a quota 23 punti, scacciando via, almeno per ora, cattivi pensieri di classifica. Ma la strada è ancora lunga ed urgono ancora rinforzi. L’ultimo giorno di mercato sarà fondamentale a riguardo. Sperando di poter vedere il Catania lontano da altri guai.

Federico Fasone

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