CATANIA, LO MONACO: “ADDIO DI PETRONE CI HA SORPRESI. IL NUOVO MISTER? CI HANNO CHIAMATI IN TANTI…”

Un terremoto vero e proprio quello che ha scosso il Catania nelle ultime ore. Ieri, infatti, come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia
delle dimissioni di Mario Petrone, a pochi giorni dalla clamorosa sconfitta subita al “Massimino” contro il Melfi. Panchina nuovamente vacante, dunque, affidata
temporaneamente nelle mani del mister della Beretti Giovanni Pulvirenti. Oggi, nella sala stampa di Torre del Grifo, l’amministratore delegato etneo Pietro Lo Monaco ha provato a fare il punto sulla delicata situazione venutasi a creare in casa rossazzurra.

Queste le sue parole: “Dopo il comunicato scarno, di prassi, sembrava doveroso parlare dell’ennesima tegola delle dimissioni di Petrone dopo la gara di domenica e dopo Agrigento. Già all’indomani di domenica il mister aveva manifestato la sua volontà. Dopo diversi colloqui in cui abbiamo tentato di dissuaderlo, alla fine lui è stato irremovibile e ha deciso di lasciare la guida tecnica rinunciando al contratto in essere. Questa decisione ci ha lasciati perplessi, le motivazioni le ha ampiamente spiegate, dicendoci che la sconfitta contro il Melfi lo aveva colpito molto e non se le sentiva di continuare. Adesso, in segno di continuità e tranquillità, il mister sarà Giovanni Pulvirenti, un allenatore cresciuto in casa che non farà mancare in questo momento il suo apporto per quanto riguarda la guida tecnica. Per Petrone non ci sono rimasto sicuramente bene, pur avendo apprezzato l’aspetto morale della sua scelta. Abbiamo perso contro una squadra che veniva da 11 sconfitte consecutive, risultato che ci lascia stupefatti, che rimarrà nella nostra storia in negativo. La partita è stata frutto del momento negativo che viviamo, anche se ad Agrigento la gara è stata ancor più negativa. Non viviamo un momento bellissimo, ma come tutte le squadre del campionato (Juve Stabia, Matera, ecc). Abbiamo perso ben 16 punti contro le squadre che lottano per non retrocedere, anche se l’aspetto positivo è che abbiamo fatto 46 punti, riuscendo a ribaltare gare in salita e giocando alla grande con le altre big del girone. Facendo due conti, non so dove avrebbe potuto trovarsi in classifica il Catania. Questi discorsi, però, non contano nulla. Questa situazione la sentiamo sicuramente sulla pelle come società, così come gli stessi calciatori. Le crisi sono crisi, vedere per credere cosa ha combinato il Psg ieri a Barcellona dopo il 4-0 dell’andata. Cosa bisognerebbe fare a quei giocatori che sono super pagati? Sono cose che ci possono stare, che possono succedere. Certo, avremmo preferito fare a meno delle dimissioni di Petrone. Da un lato, come ho detto, ho apprezzato; dall’altro, tuttavia, magari non si tiene conto delle conseguenze che tali decisioni possono creare. Siamo comunque in zona play-off, a soli due punti dalla sesta posizione, lotteremo fino all’ultima giornata. L’identikit del nuovo allenatore? Ieri, appena si è saputo delle dimissioni di Petrone, mi hanno chiamato in tanti, perchè Catania è una piazza appetibile. Adesso, però, pensiamo al Lecce, anche se la scelta finale potrebbe pure consistere nella conferma di Pulvirenti. Ci stiamo prendendo qualche giorno di tempo per riflettere, non è facile trovare un tecnico disposto a venire per 10 partite. Tanti, inoltre, chiedono contratti anche per la prossima stagione e dunque c’è il rischio di ritrovarseli sul groppone in futuro. Vediamo come andrà la partita di Lecce, poi valuteremo il da farsi.  Pulvirenti gode della fiducia della società, noi siamo stati sempre vicini al settore giovanile. Giovanni è un tecnico che ha concetti di buon livello, la cosa importante è che sia cresciuto nella nostra realtà. Per questo, mi sembra doveroso valutare la possibilità che la squadra possa continuare con lui“.

Daniele D’Alessandro

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