CATANIA, LARGO AI GIOVANI

Possibile nuovo cambiamento importante per il prossimo campionato dei rossazzurri. La Lega Pro, per quanto riguarda i tesserati, potrebbe attuare una politica rivoluzionaria. Tutte le squadre militanti della categoria dovranno diminuire il numero dei 18 attuali giocatori over ad uno compreso tra 8 e 10, valorizzando così le giovani promesse italiane e non solo.

Idea più che corretta e che può fare sicuramente bene al calcio italiano, ma quanto può essere positiva per il Catania? L’elefantino, storicamente parlando, non ha mai puntato più di tanto sul proprio settore giovanile e sulla propria “cantera“.

Facendo un excursus temporale, da qui a 8 anni addietro, troviamo le nuove “speranze” come Fabio Sciacca, catanese di nascita che collezionò diverse prsenze in massima serie, ma che non è mai stato valorizzato fino in fondo, soprattutto a causa di gravi infortuni che ne hanno segnato la carriera. Altri giovani come Andrea D’Amico e Vito Falconieri. Addirittura il secondo fu autore di un meraviglioso gol al “Massimino” contro il Napoli nella stagione 2008-2009, che fece ben sperare per il futuro, ma che fu solo un’illusione.

Diversi anni dopo troviamo tra i prodotti della “cantera“, allenata fino a qualche tempo fa proprio da Giovanni Pulvirenti, giocatori come Luca Calapai, per lui una sola presenza in Serie A con il Catania, e ricordiamo anche Fabio Aveni e Sergio Garufi, che non sono mai stati veramente all’interno del progetto tattico, così come l’attuale giocatore del Bologna, Bruno Petkovic, classe 1994 che collezionò in Serie A cinque sole presenze e, infine, troviamo anche Marks Barisic, che solo ora, a 23 anni, sta trovando lo spazio necessario a mettere in mostra le proprie doti tecniche.

Ma qual è la situazione attuale? Sicuramente troviamo molte promesse, tra cui il giovanissimo “playmakerDavide Di Stefano, classe 1999, il difensore Kalifa Manneh, classe 1998, ed anche la prima punta del 1998, Giacomo Graziano. Si parla benissimo del loro ottimo lavoro svolto fino ad adesso con la Berretti ma, chiaramente, per diventare vere e proprie “conferme” dovrebbero trovare molto più spazio nei prossimi campionati e, perché no, diventare anche i perni del Catania in futuro.

Simone Cannella

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