CATANIA, BISOGNA GUARIRE DAL MAL DI DIFESA!

Le squadre vincenti, in Italia così come in Europa, sono sempre state caratterizzate da un ottimo attacco e, soprattutto, da una difesa imperforabile. Numeri alla mano, infatti, nella maggior parte dei casi, a trionfare nelle varie competizioni sono stati sempre i club con il minor numero di reti incassate. E’ vero che nel calcio a vincere è chi segna un gol in più dell’avversario, tuttavia le statistiche costituiscono dato oggettivo e inconfutabile.

Il Catania di Pancaro, durante la sua prima esaltante parte di stagione, ha avuto proprio nel muro difensivo il suo vero punto di forza. Reparto arretrato solido, organizzato, guidato con diligenza e attenzione da una coppia di centrali di tutto rispetto formata da Bergamelli e Pelagatti. Sulle fasce, Garufo e Parisi a destra e l’inesauribile Nunzella a sinistra, garantivano un rendimento altissimo, sia in fase offensiva che, specialmente, in quella di ripiegamento. Poche o nulle le occasioni concesse agli avversari, rarissime le volte in cui Liverani o Bastianoni hanno dovuto raccogliere il pallone in fondo al sacco, appena 4 in 6 giornate.

Tutto bene fino alla gara vinta contro il Catanzaro, 4-1 perentorio e altri 3 punti in saccoccia per la rimonta. Poi, il blackout, luce spenta e prime, gravi, incertezze. Errori individuali, disattenzioni collettive, papere ingiustificabili. Attenzione, nell’ambito di un campionato lungo e complesso come quello di Lega Pro, qualche svarione può anche starci, ci mancherebbe. Fatto sta, però, che dalla gara contro la Casertana fino ad arrivare al più recente pareggio di Melfi, le reti subite sono state addirittura 14 in 9 gare. 1,5 di media a partita, ben 7 nelle ultime 3! Cosa sia successo non si sa con certezza, qualche domanda però è lecito farsela. C’entra qualcosa il repentino cambio in porta tra l’ottimo Luca Liverani e il discontinuo Elia Bastianoni? C’è bisogno di lavorare per migliorare i movimenti collettivi dei quattro difensori? A mister Pancaro il compito di decifrare i problemi e guarire il mal di difesa del Catania. Con un ex campione e pilastro di Lazio e Milan, tuttavia, si possono dormire sonni tranquilli…

Daniele D’Alessandro

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