BASTA EMERGENTI, SOLO VINCENTI

Che siano calciatori appena approdati al calcio professionistico, nel clou della carriera o al canto del cigno poco importa: la qualità che ogni giocatore rossazzurro dovrà avere d’oggi in poi è la voglia di vincere.

Va dato onore al merito di PLM d’esser riuscito anche quest’anno a puntellare una squadra competitiva, che ha lottato fino alla fine, costruendo con poche risorse un progetto probabilmente molto più valido di molte realtà che oggi militano in categorie superiori. Nonostante ciò, gli ultimi venti minuti di Catania-Siena raccontano di una squadra che, alla sostituzione per infortunio dell’appena entrato Russotto, tra Manneh e Di Grazia aveva completamente perduto lo spirito furibondo di chi sa di dover caricarsi la vittoria sulle spalle. Se dalla parte dei due esterni vi è la giovane età, non è giustificabile lo stesso comportamento da parte di Curiale, il bomber scomparso dal campo nella fase più importante della stagione.

È chiaro quindi che la dote che bisognerà trovare tra i giocatori del prossimo campionato per portare a termine l’agognata missione non è riportata sulla carta d’identità, ma risiede nel cuore e nella testa. La stessa garra, voglia di vincere, che hanno dimostrato il promettente Pisseri, il giovane talento Porcino, il sempreverde Biagianti, il mago Lodi: una costante che non si perde nel tempo e non si acquisisce con l’età. Gestita da un allenatore a cui non “tremino le gambe per la pressione” al “Massimino”.

Carlo Maria Castiglione

 

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