AVANTI IL PROSSIMO… IL PREZZO È FATTO

Con nota pubblicata sul sito ufficiale del Calcio Catania, la società facente capo ad Antonino Pulvirenti, la Finaria s.p.a., ha comunicato di aver valutato “l’asset” societario, ossia di essere in condizioni di dare un valore economico ai beni materiali e immateriali che costituiscono il club rossazzurro. In buona sostanza lo studio legale Abramo, che cura gli interessi della compagine sportiva in questo delicatissimo momento, oggi è in condizione di dare un valore economico alla società medesima alla luce della volontà – già manifestata – del suo proprietario, Nino Pulvirenti, di procedere alla vendita del Calcio Catania.

Da oggi, quindi, si è in grado di poter valutare la compatibilità e congruità di eventuali offerte per l’acquisto. La ragione per la quale si è atteso tanto prima di valutare economicamente la società etnea sta nel fatto che, in ragione delle note vicissitudini sportivo-giudiziarie di quest’estate, per lungo tempo non si era in grado di stabilire il vero valore del Calcio Catania s.p.a., poiché si è temuta una doppia retrocessione, addirittura la radiazione o una penalizzazione severissima, preludio poi a un campionato costellato di difficoltà. Viceversa la retrocessione in Lega Pro con nove punti di penalizzazione (con concreta speranza che possano ridursi in sede di ultimo grado di giudizio), unito all’inizio strepitoso della squadra di Pancaro, ha permesso a coloro i quali operavano per la valutazione della società di attribuire un valore veritiero e definitivo.

I beni materiali, quindi, sono ben noti: il centro sportivo multifunzionale di “Torre del Grifo”, tra i più belli d’Europa, ed i cartellini dei calciatori che compongono la rosa; ciò che invece può avere un valore aleatorio della società è dato dal valore da attribuire ai beni immateriali della stessa. Ovvero, per beni immateriali si intende l’appeal che il marchio Calcio Catania ha in Italia e nel mondo. Sul punto merita una riflessione la presenza, già domenica scorsa allo stadio, di oltre 11.000 tifosi tra paganti e abbonati (oltre 4.000), malgrado la squadra rossazzurra provenisse da una doppia dolorosissima retrocessione. È evidente come i colori rossazzurri, lo stemma con pallone ed elefante ed i giocatori che hanno l’onore di vestire questa maglia attirino folle enormi di tifosi ed appassionati.

Ulteriore evidenza va riscontrata nel fatto che i catanesi innamorati della propria squadra che vivono in tutte le parti del mondo si saranno collegati ad un computer per poter soffrire e gioire vedendo la loro squadra del cuore impegnata in uno scontro calcistico, seppur di terza serie. Chi vorrà pertanto acquistare la società di via Magenta dovrà tenere in debito conto ed attribuire il giusto valore economico all’incommensurabile affetto che questa squadra, malgrado tutto, è in grado di ricevere. Con la speranza – tradotta in necessità – che chi vorrà seriamente subentrare ad Antonino Pulvirenti, italiano o argentino o di altra nazione, privato o gruppo imprenditoriale, oltre alle doverose garanzie patrimoniali, non si dimentichi mai di una simile passione e di un attaccamento ai colori rossazzurri da parte dei tifosi che – probabilmente – non ha eguali. E che nessuno provi più a tradirli: sono il bene più prezioso della società!

Gabriele Indelicato

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