ASTINENZA DA… BERGAMELLI!

Subito una premessa: nel calcio si vince e si perde in undici; o addirittura in quattordici. Eppure, dopo aver assistito alla seconda uscita stagionale del Catania sul campo della Fidelis Andria, una riflessione sul reparto difensivo è d’obbligo. In tal senso, se il risultato finale di 0-0 potrebbe far pensare ad una prestazione positiva, non è tutto oro quello che luccica.

La retroguardia rossazzurra, guidata dal duo Bastrini-Drausio, ha messo in mostra notevoli lacune, probabilmente frutto di meccanismi non ancora collaudati. Troppi, infatti, i buchi di fronte alle verticalizzazioni dei pugliesi, arrivati con estrema facilità a tu per tu con Pisseri, autore di vere e proprie prodezze tra i pali. Eppure non c’è da disperarsi se si considera che il venticinquenne brasiliano è appena all’esordio in un campionato con dei meccanismi del tutto diversi rispetto a quelli della sua terra madre, dove ha maturato le prime esperienze da centrale difensivo.

Altro fattore che induce a dormire sonni tranquilli è il ritorno di Dario Bergamelli, uno dei perni del Catania della scorsa stagione, che dovrebbe presto trovare una maglia da titolare nello scacchiere di mister Pino Rigoli.

Pertanto, nonostante gli scorci di horror visti allo “Stadio degli Ulivi” dall’ambiente etneo trapela un lecito ottimismo. In tal senso, il rinvio della gara contro il Fondi, per quanto non gradito dal direttore Pietro Lo Monaco, darà tempo e modo di perfezionare schemi e movimenti, fino a trovare la giusta quadratura del cerchio. Quella che può proiettare il Catania verso le posizioni che contano e che gli competono.

Antonio Longo

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