PER ASPERA AD ASTRA: E ADESSO CINQUE BATTAGLIE!

Artefici del proprio destino, finalmente. Scagli la prima pietra chi ci avrebbe scommesso 1 euro dopo la debacle di Monopoli. E invece i fatti dicono che proprio quella caduta ha rappresentato un punto di svolta per il campionato del Catania. Una squadra con una ritrovata verve, unita e compatta attorno al proprio allenatore, predisposta al sacrifico e alla fatica.

Ingredienti che hanno portato i rossazzurri a sole 2 lunghezze dalla capolista Lecce, ma con una partita in più da giocare, e a pari punti con il Trapani, in attesa delle scontro diretto del 22 Aprile al “Massimino”. Una data da segnare sul calendario, con ogni probabilità tappa cruciale per le sorti del campionato. Ma prima il team di Lucarelli è chiamato a superare l’ostacolo Juve Stabia e ad uscire poi vittorioso dall’Esseneto di Agrigento contro un’ Akragas probabilmente già matemanticamente retrocessa (ma guai ad abbassare la guardia).

Ottenere il massimo della posta in palio è condizione imprescindibile per presentarsi al meglio all’appuntamento del 22 Aprile – con il Lecce fermo al palo causa riposo – quando i rossazzurri potrebbero avere l’occasione di imprimere la sterzata decisiva per la vittoria del campionato. Ma la strada per la gloria dovrà ancora poi passare per il “XXI Settembre-Franco Salerno” di Matera e per l’ultimo atto della stagione previsto per domenica 6 Maggio al “Massimino” contro il Rende.

Quello che si prospetta, pertanto, è un finale thrilling senza alcun margine di errore. Ma, dal canto suo, il Catania odierno sembra una aver raggiunto una sicurezza dei propri mezzi tale da non dover temere nulla e nessuno. Tutto al contrario del Lecce che, invece, sembra aver perso tutte le certezze del passato e vive in una situazione ambientale tutt’altro che benevola. Diverso, invece, il clima che si respira a Trapani. I granata, infatti, puntano molto a fare tesoro del vantaggio sugli scontri diretti che possono vantare sul Catania e hanno la consapolezza di poter rappresentare la vera outsider per la corsa alla cadetteria.

Antonio Longo

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