AKRAGAS-CATANIA, PER SPICCARE IL VOLO…

Agrigento e Catania. Due poli opposti della Sicilia. Non solo geograficamente. Ma anche – e soprattutto – calcisticamente. Perché, mentre i rossazzurri guidati da Pino Rigoli sembrano aver finalmente innestato la marcia giusta in proiezione play-off, complici anche i nuovi innesti in sede di calciomercato, in casa Akragas non si respira certamente il clima dei giorni migliori.

La crisi societaria della società biancazzurra si sta inevitabilmente ripercuotendo sui risultati ottenuti sul campo, con solo un punto maturato nelle ultime quattro uscite e uno spettro retrocessione sempre più incombente. Tutte ragioni per cui, per il team etneo, la trasferta di Agrigento rappresenta la più classica delle occasioni da non mancare.

Per la classifica in primis, in proiezione di quel quinto posto distante di solo 4 lunghezze. Ma soprattutto per dare finalmente una svolta al ruolino di marcia fuori dalle mura amiche, fino ad oggi tallone d’Achille di questo Catania formato 2016/2017 con soli 10 punti all’attivo e prestazioni spesso al di sotto delle aspettative.

Il mercato di gennaio, in tal senso, sembra aver regalato ai rossazzurri quel pizzico di esperienza e cinismo in più, ingredienti utili per ottenere il massimo anche fuori dal “Massimino”. Fondamentali in tal senso l’apporto di Marchese e la capacità di Pozzebon e Tavares di trasformare in oro i palloni cosiddetti “sporchi“.

E allora sì che adesso, come non mai, è il momento di spiccare il volo. Verso le posizioni che competono al Catania e a Catania.

Antonio Longo

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