1 AGOSTO – 1 OTTBRE: LA FINE DI UN’ABOMINEVOLE TELENOVELA

Il Catania, com’era ormai facile immaginare, continuerà a giocare in serie C. Stamane, infatti, il Tribunale Nazionale Federale ha dichiarato inammissibili i ricorsi delle 5 società che avevano fatto richiesta di ripescaggio avviando la procedura per l’iscrizione alla Serie B. Nella sentenza del tribunale, presieduto dal presidente Cesare Mastracola, viene inoltre evidenziato come all’intero dell’ordinamento NOIF non vi siano norme che garantiscano il ripescaggio e che non esista, pertanto, un “diritto”, come al contrario ritenevano le ricorrenti, a partecipare al campionato cadetto. In seconda istanza, l’operato di Fabbricini dello scorso 13 agosto, con la creazione di un articolo ad hoc per scongiurare l’avvio tardivo del campionato, è per il tribunale da ritenersi legittimo.

Come si continua a leggere nel comunicato della FIGC secondo i giudici:”Non siamo sindacabili sotto il profilo della loro legittimità da questo Tribunale, se non per manifesta illogicità che, nel caso di specie, non sembra sussistere. L’interesse che le società avevano perché la vicenda dei ripescaggi si concludesse non può trovare tutela in questa sede”.

Ci si chiede a questo punto, in quale sede gli interessi delle società possano trovare risposta: dal collegio di garanzia del CONI la questione è rimbalzata per il TAR che ha rigirato la “patata bollente” nuovamente a un tribunale sportivo, il TFN appunto. Il tutto senza giungere a un verdetto definitivo. Infine è da ricordare che, con tutta probabilità, le società ricorrenti si rivolgeranno al CAF per il giudizio di secondo grado, continuando così una querelle che rischia di non vedere una fine.

L’unica certezza è costituita dal danno economico che questa mancanza di capacità decisionale ha causato a tutte le società coinvolte. Per non parlare del patimento inflitto a una tifoseria come quella catanese, già martoriata da numerose vicende che l’hanno vista sempre, tristemente, spettatrice passiva di uno spettacolo disarmante.

E che ancora, una volta, non può che lasciare i supporters etnei completamente allibiti.

Redazione Catania Channel

 

 

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